L’uruguaiano è stato a lungo in panchina con Prandelli, anche se nelle ultime gare era rientrato ‘nel giro’. Ora torna tra le scelte per la linea difensiva
Martin Caceres era finito, nell’ultimo periodo dell’era Prandelli, nella parte bassa della panchina. Alternativa quasi di lusso, dopo una prima parte giocata – soprattutto con Iachini – come difensore centrale. Salvo poi riprendere i suoi passi sulla corsia di destra, più avanti o più bloccato dietro, scrive La Nazione.
PRECARIO. Con minutaggio ridotto: in 21 gare sono state 10 le panchine, un’assenza per infortunio e 10 partite giocate, di cui solo 4 per tutti i 90 minuti. Insomma, da inamovibile a precario, ma senza una parola fuori posto. Sempre a disposizione e con lo stato d’animo giusto per allenarsi senza creare problemi.
DUTTILITA’. Con il ritorno di Beppe le quotazioni di Caceres sono in netto rialzo, con la possibilità di essere impiegato su tutta la linea difensiva, anche a sinistra all’occorrenza (è accaduto una sola volta per la verità). Duttilità, insomma, è la parola d’ordine per un giocatore che nel corso della sua carriera è sempre stato una specie di jolly. Caratteristica questa che potrebbe anche portare la Fiorentina ad allungare di un anno l’accordo (le parti stanno parlando) che scade al termine di questa stagione.
Di
Redazione LaViola.it