I cinque gol incassati col Cagliari hanno fatto sprofondare i numeri della difesa. I tre difensori viola devono ritrovarsi, già a partire da Verona
NUMERI SPROFONDATI La scoppola rimediata a Cagliari ha fatto piombare la difesa viola anche nei numeri. Il pesante passivo, con cinque palloni raccolti da Dragowski in fondo al sacco, ha posto l’accento anche sulla tenuta difensiva, di reparto e di alcuni singoli, deficitaria di una Fiorentina che al momento è precipitata al 14° posto assoluto in Serie A con 19 gol subiti, la peggiore difesa dal ritorno nella massima serie dopo il fallimento. Prima della sfida in Sardegna, la retroguardia viola era settima.
GIORNATA NO Un tracollo di reparto, ma anche di singoli. Perché Caceres a Cagliari, così come Pezzella e Milenkovic sono andati malissimo anche nelle decisioni, nei movimenti e nelle marcature. Mentre il capitano argentino era già incappato in quale incertezza in stagione, Milenkovic veniva da un periodo ottimo, e l’uruguaiano, dopo aver fatto un miniciclo di gare a livelli altissimi, ha dovuto fare i conti con un problema fisico che lo ha fermato col Parma e frenato a Cagliari. Molto negativa la sua prova con i rossoblu, ed anche in nazionale, nella sfida con il collega di reparto viola Pezzella, non è andato benissimo.
RI-ALZARE IL MURO A Verona, domenica, tutti e tre dovranno ritrovarsi. Sia come singoli, che come reparto. Perché una chiave del 3-5-2 varato da Montella dopo la prima sosta di campionato stava proprio nell’equilibrio, e nella solidità difensiva. Togliendo le 6 reti subite alle prime due giornate, quando ancora la Fiorentina giocava col 4-3-3 e non giocava Ribery dal 1’, la Fiorentina aveva infatti subito solo 8 gol in 9 giornate. E spesso e volentieri anche senza concedere quasi occasioni agli avversari. A Verona, tutti e tre avranno il compito di far ritrovare a questa Fiorentina solidità difensiva e rialzare il muro eretto prima della debacle in terra sarda.
STRAORDINARI Anzi, per loro sarà richiesto anche lavoro straordinario supplementare visto che in mediana mancheranno Castrovilli e Pulgar. E i meccanismi non potranno essere i medesimi visti da inizio stagione anche in fase di schermo alla difesa. E se Chiesa davvero dovesse agire a destra, con Boateng e Ribery davanti, o Vlahovic al posto del Boa, anche l’avvicendamento sulla corsia esterna tra il 25 viola e Lirola potrebbe richiedere ancora maggior attenzione da parte dei difensori gigliati.

Di
Gianluca Bigiotti