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ANCORA TRA I MIGLIORI Non è un caso se da quando Martin Caceres è stato messo dentro da Montella la Fiorentina ha trovato la quadra difensiva e subisce pochissimi gol. L’ex Juve e Lazio, anche a Brescia, si è contraddistinto finendo nella lista dei migliori. Nei voti, e anche nei numeri. Anche al Rigamonti, infatti, l’uruguagio ha messo a referto 25 palloni recuperati. Nessuno ha fatto meglio di lui.
TALISMANO, E NUMERI RECORD E se in occasione del gol annullato ad Ayé dal Var qualcosa non ha funzionato, visto che in mezzo all’area erano in due i calciatori del Brescia soli, è altrettanto vero che anche contro le rondinelle Caceres non ha fatto passare se non qualche spiffero. Fin qui, nelle 6 partite giocate da quando è arrivato in viola, oltre ad essere un vero e proprio talismano dato che la squadra di Montella non ha mai perso ottenendo 3 vittorie e 3 pareggi, ha messo a referto 86 palloni recuperati, 27° dato assoluto (totale) della Serie A, che vuol dire oltre 14 di media. Pezzella e Milenkovic, che le hanno giocate tutte e 8, sono rispettivamente a 125 e 115, per una media di poco superiore proprio a quella dell’ex Juve. E l’ascesa di Caceres continua.
E DOMENICA ARRIVA LA LAZIO Sicuramente gli stimoli non gli mancheranno domenica prossima. Al Franchi arriva, infatti, la Lazio, che dopo non aver creduto in lui lo scaricato a cuor leggero lasciandolo andare a scadenza di contratto. In biancoceleste solo 18 presenze in due anni, con poi il prestito alla Juventus. Inspiegabile, vedendo l’impatto che il difensore uruguaiano sta avendo sulla causa viola. Brava la Fiorentina a puntare e credere in lui. Occasione in più, per Martin Caceres, per far bene anche domenica, e magari togliere lo 0 alla voce gol segnati, visti i tentativi ripetuti di trovare la via della rete anche al Rigamonti senza fortuna. Anche se il suo compito resta un altro, quello di recuperare palloni e chiudere sugli attaccanti avversari. E fin qui, non c’è che dire, lo ha fatto decisamente bene.
 
												
																					

 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
																							 
									 
																	 
									 
																	 
									 
																	 
									 
																	 
														
Di
Gianluca Bigiotti