Cerca la partita perfetta la Fiorentina. Contro l’Atalanta serve una gara come contro la Juventus. Salvezza più vicina, poi sarà il tempo del futuro
“Dobbiamo fare la partita perfetta”. A quanto detto da Iachini c’è poco, quasi niente, da aggiungere. Questa Fiorentina è inferiore all’Atalanta. I numeri non mentono. Anzi, aumentano il gap che esiste, ad oggi, tra la squadra viola e quella nerazzurra. Davanti l’Atalanta crea e segna il doppio della Fiorentina, ha rimediato il doppio dei punti dei viola e vola sulle ali di un entusiasmo che, da qualche anno, ha portato i bergamaschi ad essere stabilmente tra le prime tre forze della Serie A. Le assenze di Ribery e Pulgar complicano ulteriormente le cose ai viola, che contro le big hanno ottenuto un solo risultato positivo in stagione: la vittoria contro la Juventus. Contro l’Atalanta servirà una partita perfetta come quella dello Stadium, con aggressività, lucidità, attenzione massima in ogni giocata, una fase difensiva perfetta e un cinismo devastante davanti.
DIETRO, IN MEZZO E DAVANTI. Dal primo giorno in cui ha rimesso piede all’interno del centro sportivo viola Beppe Iachini ha posto avanti a tutto il lavoro sulla fase difensiva. Già col Genoa si è visto qualche progresso. Contro l’Atalanta la musica sarà ben diversa rispetto alla gara del Ferraris, ma il tecnico viola si aspetta passi in avanti da un reparto che, ultimamente, ha faticato sia a livello collettivo che di singoli. La copertura di Amrabat sarà fondamentale davanti alla difesa. In attacco, invece, servirà sfruttare al massimo ogni singola opportunità per far male. I segnali lanciati da Vlahovic, in tal senso, fanno ben sperare.
OGGI E DOMANI. Se Iachini pensa all’oggi, inteso come la gara con l’Atalanta e il finale di stagione, la Fiorentina sta iniziando a pensare al domani. Il traguardo sembra più vicino, così come sono più lontane le paure. Commisso avrà un’agenda fitta di impegni nel suo periodo di permanenza a Firenze. Il nodo principale, stavolta, non è legato alle infrastrutture. Oltre ai rinnovi, al nuovo tecnico e agli eventuali cambiamenti dirigenziali, ci sarà anche da capire che dimensione dare, ed in caso come farlo, alla Fiorentina dell’anno prossimo. Prima, però, c’è da pensare a fare la partita perfetta. Alla quale dar seguito, se possibile, nelle restanti gare di questa travagliata stagione.
Di
Gianluca Bigiotti