Il brasiliano non segna da più di un mese: era il 10 aprile a Napoli (gran gol). Vuole dimostrare di poter essere centravanti di una Viola europea
Anche a Genova sarà una Fiorentina fedele a quella filosofia che, dopo anni di buio, l’ha riportata a lottare per qualcosa di grande. Coraggio, quindi, e voglia di dominare l’incontro fin dall’inizio. Dall’altra parte, Giampaolo, ha invece in mente una formazione tutto muscoli e concretezza. Una specie di 4-1-4-1 imbottito di centrocampisti e con Sabiri a supporto dell’unica punta. Il ballottaggio da quel punto di vista è tra Caputo e Quagliarella e la speranza, per chi tifa viola, è che lo vinca il primo, soprattutto perché Quagliarella, da ex, ha segnato ben 13 volte alla Fiorentina, sua ‘vittima’ preferita. Così scrive il Corriere Fiorentino.
VIOLA. Italiano invece punterà sul ritorno di Torreira, per la prima volta da ex a Marassi: una partita speciale, in attesa di novità sul proprio futuro. L’unico dubbio, tanto per cambiare, sta nel capire chi tra Saponara (favorito) e Ikonè completerà il tridente con Nico Gonzalez e Cabral. Il brasiliano non segna dal 10 aprile, a Napoli, e muore dalla voglia di sbloccarsi. Per se stesso, e per dimostrare a tutti di poter essere lui il centravanti di una Fiorentina finalmente europea.

Di
Redazione LaViola.it