I viola non segnavano dal 1997 in una semifinale di competizioni Uefa. La rete del brasiliano non è bastata: ora missione Basilea
Senza parole, in uno stato quasi catatonico. Non riuscivano a far trasparire altra emozione i volti dei giocatori della Fiorentina, al termine della rocambolesca sconfitta subita in casa con il Basilea, uno stop – il secondo consecutivo nel torneo – che adesso mette a serio rischio la prosecuzione del percorso dei viola in Conference. Ora, per centrare la finale di Praga del 7 giugno, la squadra di Italiano non dovrà fare calcoli ma avrà davanti a sé solo l’obbligo di andare in Svizzera e vincere la partita di ritorno con due gol di scarto, avendo a disposizione solo un risultato su tre. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
GOL (QUASI) STORICO. E dire che la serata di Biraghi e compagni era pure iniziata in modo (quasi) storico. Visto che dall’ultima rete della Fiorentina in una semifinale di un torneo Uefa erano passati per la precisione 9.527 giorni, quando il 10 aprile 1997 Batistuta con una prodezza zittì il Camp Nou facendo sognare per una notte a Firenze l’approdo in finale di Coppa delle Coppe, poi sfumato contro il Barça nella gara di ritorno.
CARICA. Nell’ultima serata europea del Franchi (da brividi, per l’atmosfera quasi sudamericana che si è respirata nel pre-partita, in un tripudio di bandiere e fuochi d’artificio) a spezzare un digiuno che sembrava diventato una maledizione ci aveva pensato di nuovo un numero 9, l’uomo più atteso da entrambe le tifoserie. Arthur Cabral, col suo settimo sigillo in Conference League, si è sì regalato il podio della classifica cannonieri della competizione (della quale, peraltro, da qualche tempo è pure bomber all time con 21 gol) ma la sua festa contro la sua ex squadra è diventata presto un granello di sabbia in un deserto di delusioni. Adesso i viola dovranno andarsi a prendere anche con i suoi gol la qualificazione tra sei giorni al St. Jakob-Park, dove al seguito ci saranno almeno 1.800 tifosi viola.
Di
Redazione LaViola.it