Pagato 15 milioni per sostituire Vlahovic a gennaio scorso, in un anno il centravanti brasiliano ha dato troppo poco. E questo dicembre è partito in salita…
Un mese, tante amichevoli, un solo obiettivo: segnare con continuità. Il dicembre di Arthur Cabral è appena cominciato eppure, alla prima sfida a disposizione (contro l’Arezzo), non è riuscito a incidere come avrebbe voluto. Le premesse con le quali il brasiliano era arrivato a Firenze, ormai un anno fa, erano assai differenti rispetto a quanto mostrato sul campo in questi primi dodici mesi in viola. Quindici milioni di euro, l’ottimo rendimento anche in termini di gol al Basilea: doveva rappresentare il degno sostituto di Vlahovic, scrive La Repubblica.
INSIEME. Ma solo 2 gol in 14 gare nella passata stagione e 4 gol in 19 partite in questa, tra campionato e Conference. Cabral e Jovic possono giocare insieme, da parte dei due calciatori la disponibilità c’è. Cabral ha bisogno di un appoggio e Jovic è più un rifinitore abituato a duettare che un bomber spietato che deve capitalizzare. Pradè ha confermato la fiducia sui suoi attaccanti, chiudendo qualsiasi discorso di mercato. Ma è chiaro che nelle prossime settimane verrà fatto un punto più approfondito col tecnico per capire cosa poter fare e su quali reparti intervenire. L’attacco, negli schemi e nel sistema di gioco di Italiano, è prioritario.
Di
Redazione LaViola.it