Rassegna Stampa
Cabral deve rompere l’incantesimo: la Fiorentina ha bisogno dei suoi gol
L’allenatore chiede più concretezza sotto porta: a Istanbul anche l’attaccante brasiliano dovrà dare delle risposte
Ci vorrebbe un incantesimo. Un po’ come per la spada nella roccia con Artù che la estrae e diventa davvero Re. Ecco, la magia che servirebbe all’Arthur di Firenze, per essere incoronato, sarebbe anche più semplice: fare un gol. La rete personale gli manca dal 18 agosto. Dalla gara in casa contro il Twente. E quel centro è anche il suo unico stagionale. Tocca a Cabral provare a rompere l’incantesimo per se stesso e per la Fiorentina. Nel momento più delicato della stagione, in cui serve tornare a vincere. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.
I NUMERI.
Il brasiliano, Re della Conference League con 14 reti in 15 partite, si prenderà la maglia dal primo minuto domani sera in Turchia. E cercherà di fare come un mesetto fa nella sfida di andata allo stadio Artemio Franchi contro gli olandesi. Quando riuscì a realizzare la rete del raddoppio. Una centro, su assist di Sottil, che è andato a sommarsi agli altri 13 già segnati quando vestiva la casacca del Basilea.
Contro il Riga nell’ultima uscita è invece rimasto a secco. Ma ora è pronto a riconquistare fiducia e autostima. Deve dare anche velocemente una risposta a Italiano. Che dall’inizio chiede concretezza sotto porta ai suoi attaccanti. Né Cabral né Jovic fino a questo momento hanno mantenuto le aspettative. E sono riusciti a fare soltanto una rete a testa. Il serbo in campionato alla prima giornata contro la Cremonese. E il brasiliano quattro giorni dopo con il Twente.
LA SCINTILLA.
A Bologna domenica scorsa Cabral è stato risparmiato. Ed è subentrato a cinque minuti dalla fine al posto di Kouame. Ma questa volta non c’è alcun dubbio che Vincenzo Italiano gli consegni una maglia nell’undici iniziale. L’allenatore ruota spesso gran parte della formazione. E in particolare l’alternanza del centravanti è quasi sistematica. L’obiettivo è vincere a Istanbul per dimenticare il deludente pareggio della prima giornata contro i lettoni. E raddrizzare subito la classifica del girone.
Cabral dall’inizio della stagione è stato impiegato per 301 minuti totali. Di cui 196 in Conference League e 105 in Serie A. È lui quindi l’uomo di coppa dei viola e non c’è dubbio. Servirebbe però il vero Re di Conference. Freddo e concreto. In grado di dare una risposta efficace ai tifosi e ancor più all’allenatore che ha chiesto alla squadra una reazione immediata.
