Una cabina di regia per due: Pulgar-Torreira, il ballottaggio in numeri (fin qui) dei due centrocampisti della Fiorentina
C’è chi lo chiama regista, chi mediano. In Sudamerica, chi ricopre la posizione davanti alla difesa, è detto semplicemente volante. Erick Pulgar e Lucas Torreira, fin qui, si sono suddivisi quasi equamente quella casella dello scacchiere della Fiorentina di Vincenzo Italiano. Entrambi, infatti, hanno messo assieme 4 presenze con 323 minuti giocati da Pulgar, partito 4 volte su 4 dal 1’, e 239 per l’ex Arsenal con 3 partenze dal 1’. Se Torreira, alla prima di campionato, non era ancora disponibile, mentre alla seconda col Torino era arrivato da una manciata di ore a Firenze, Pulgar ha invece saltato la gara con l’Inter per un problema fisico rimediato col Genoa, oltre ad aver guardato i compagni dalla panchina per i postumi del viaggio col Cile.
FIN QUI. Mai, i due, hanno condiviso 1 minuto di stagione assieme in campo in 7 giornate di Serie A. Quando, infatti, Torreira è partito dal 1’ è stato sostituito da Amrabat con l’Atalanta e col Torino, mentre al suo posto subentrò Igor a Udine e lo stesso Pulgar contro il Napoli. In due di queste quattro gare, tuttavia, Pulgar non era arruolabile (Atalanta e Inter), mentre a Udine è rimasto fuori del tutto.
A CONFRONTO. Per quanto il ruolo sia lo stesso, Pulgar e Torreira hanno caratteristiche differenti. Più bravo nell’impostazione e nel dettare i tempi della squadra l’uruguaiano, più interditore ma anche finalizzatore il cileno.
Confronto Pulgar-Torreira in fase di costruzione:
Dati Pulgar, Opta
Dati Torreira, Opta
Confronto Pulgar-Torreira in fase di finalizzazione e interdizione:
Dati Pulgar, Opta
Dati Torreira, Opta
Presto, ovviamente, per tirare dei bilanci, anche in virtù delle diverse tipologie di partite disputate dalla Fiorentina per atteggiamento tattico, più difensivista e basato sul possesso palla a Udine, avvolgente contro il Torino, arrembante (nel primo tempo) contro l’Inter. E proprio in virtù di queste varie facce evidenziate dalla Fiorentina, anche all’interno della stessa partita, avere a disposizione due calciatori con caratteristiche diverse come Pulgar e Torreira pare essere una preziosa risorsa per Italiano. Uno, dunque, non esclude l’altro a prescindere. Tanto che, non è certo un mistero, Italiano ha sempre nutrito grande stima nelle qualità dell’ex Bologna, con l’aggiunta, inoltre, di un calciatore di pura rottura come Amrabat ad impreziosire il ‘triello’ per quella casella da volante. Al marocchino, tuttavia, è chiesto un salto di qualità dal punto di vista delle caratteristiche di gioco che, come detto anche pubblicamente dal tecnico viola, non possono limitarsi esclusivamente a dinamismo e interdizione. Le prime risposte, sia come atteggiamento che disponibilità alla ricezione del pallone, sono stati buoni in tal senso da parte dell’ex Hellas, che è l’unico dei tre a non essere ancora mai partito dal 1’ (al netto del ritardo con cui ha iniziato la stagione per l’operazione al pube).
In vista di gennaio, dunque, almeno in quella casella del campo la Fiorentina può definirsi a posto così. Sul mercato, invece, sarà vitale trovare una punta forte, possibilmente due al netto di ciò che accadrà con Vlahovic, e un altro esterno offensivo di spessore.
Di
Gianluca Bigiotti