L’emergenza Covid fa slittare di tre mesi il periodo di tempo utile per presentare osservazioni al progetto del centro sportivo della Fiorentina
Su La Nazione questa mattina si torna a parlare del centro sportivo di Bagno a Ripoli. Alla novella dello stento del nuovo stadio si aggiunge ora anche il ritardo per l’inizio dei lavori del centro sportivo di Bagno a Ripoli. Primo tassello, con tanto di plastico, del nuovo progetto viola di Commisso. Lo scrive questa mattina La Nazione. La colpa? In primis del Covid che ha ’spalmato’ e non di poco i 60 giorni previsti per legge in cui si possono presentare osservazioni al piano attuativo.
Spiega il sindaco del capoluogo ripolese Francesco Casini: “Noi abbiamo fatto il massimo nel minor tempo possibile, purtroppo l’emergenza sanitaria ha fatto slittare i tempi che ora cercheremo di recuperare. Il 30 gennaio il Consiglio comunale ha approvato delibera alla variante urbanistica per l’area. Il 3 febbraio era la data in cui sarebbero dovuti partire i sessanta giorni utili per presentare eventuali osservazioni. Ma proprio in quei giorni è scoppiata l’emergenza coronavirus che ha stoppato il procedimento. Speriamo di partire a metà ottobre. Abbiamo fatto il più in fretta possibile. C’è un imprenditore che ha messo sul piatto la bellezza di 70 milioni di euro per un progetto, capisco che siamo in Italia e a volte le cose vanno per le lunghe ma dobbiamo cercare di far presto“.
Qualche ’grana’ sembra comunque esserci. Per volere della Sovrintendenza alcuni impianti di illuminazione andranno ad esempio rivisti.
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Redazione LaViola.it