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Bundesliga, giocatori positivi ma la Merkel può dare l’ok. Il video-scandalo di Kalou…

Renzi e Merkel

Oggi la Cancelliera tedesca può ufficializzare la ripartenza del campionato: test a tutti ma ci sono dei casi positivi. Maxi protocollo di sicurezza

Se oggi arriva il via libera, come indicano diverse dichiarazioni e anticipazioni, la Bundesliga sarà il primo grande campionato d’Europa a ripartire. Deciderà la Cancelliera Angela Merkel, in video conferenza con i ministri e i 16 presidenti regionali. Che sono già favorevoli pure ad altre concessioni, dalle scuole ai campeggi. Manuel Neuer, capitano della nazionale e del Bayern campione in carica, si è sentito in dovere di scrivere un lungo pensiero per la Faz. Retorica e cuore, però anche un assist alla Cancelliera.«Tutta la famiglia del calcio, dai giocatori ai tifosi, aspetta questa decisione. Da tutta Europa, da tutto il mondo, ci guarderanno. Possiamo avere il bonus di ripartire per primi. È un’enorme responsabilità, pesante, non dobbiamo sprecarla, vestiremo la maglia dell’esempio sociale». Così scrive La Gazzetta dello Sport.

SUBITO O A FINE MESE? Secondo un’anticipazione dell’agenzia Reuters, l’accordo sarebbe stato trovato. La Bundesliga fermata nel pomeriggio del 13 marzo andrebbe già in campo il 15 maggio. Due piani della Lega, che si riunirà domani: ripartire dalla 34a giornata per evitare subito il derby Dortmund-Schalke. O dalla 26a, come da calendario. La Cancelliera aveva detto la settimana scorsa che il 6 maggio, cioè oggi, avrebbe preso una «decisione chiara» sul calcio. Le squadre si stanno già allenando dal 6 aprile, seppur a gruppetti. Ma dare il permesso soltanto nove giorni prima del calcio d’inizio ad alcuni sembra affrettato. Nella politica c’è anche la «proposta lenta», con indicazione per il 29 maggio. Si possono trovare a metà strada, tutti in campo il 23.

MINISTRI CONVINTI. Il protocollo di igiene e sicurezza presentato dalla Lega, quasi un libro arrivato a 51 pagine, ha convinto quasi tutti. I tedeschi hanno scritto regole su tutto. Distanze, ritiri blindati in hotel, mascherine in panchina anche per gli allenatori, se non ci fosse spazio abbastanza. Ogni cautela, anche a porte chiuse, è stata indicata, anche se «non è possibile ridurre al 100% il rischio». Dovrebbe essere un «rischio sostenibile», come ha detto il capo della task force medica, Tim Meyer. Il punto critico è cosa fare al primo caso positivo. La Lega vorrebbe mandare in quarantena solo il giocatore, il ministro dell’Interno dice invece che tutta la squadra dovrebbe fermarsi, quindi anche il torneo. Tamponi per tutti e con frequenza ininterrotta, è il proclama della Dfl. Anche alla vigilia della partita, per sapere il risultato a sei ore dal via.

I CASI POSITIVI. In questi giorni si stanno effettuando due serie di tamponi prima di dare l’ok agli allenamenti insieme. Nella prima sono stati 10 i casi di positività su 1724 test, nella seconda finora non ne risultano. Squadre coinvolte: Borussia M. (un giocatore e un fisioterapista), Colonia (due giocatori e un fisioterapista), Dinamo Dresda (calciatore) e Aue (collaboratore tecnico). Tre restano ancora totalmente anonimi. Gli allenamenti non si sono fermati, soltanto l’Aue (seconda divisione) ha preso due giorni di tempo.

VIDEO SCANDALO. Ma a fare discutere ancor più le parti, è arrivato in rete, come una pietra sulle buone intenzioni, il video di Salomon Kalou. Il giocatore dell’Hertha ha mostrato in diretta Facebook come il protocollo venga dimenticato, nello spogliatoio. Ha postato immagini di strette di mano, distanze minime, test senza tutti gli indumenti anti contagio. Poi ha chiesto scusa. L’Hertha lo ha sospeso, ma prima della decisione erano arrivate le durissime reazioni della Lega: «Le immagini di Kalou nello spogliatoio sono assolutamente inaccettabili. Non può esserci tolleranza». Kalou non ha preso in giro il suo club, con il quale è a fine contratto. Ha mostrato come tutti i sacrifici, le imposizioni, siano inutili se i giocatori si comportano da ragazzi come sono (anche se lui ha 34 anni) e non da testimoni di una condotta disciplinare anti contagio che dovrebbe venir imitata nel resto del Paese.

https://www.youtube.com/watch?v=jSGU7Iy1Slw

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