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Bucciantini: “A Cagliari la Fiorentina non ha alibi. Con Gosens e Dodo il 3-5-2 è tutta un’altra storia”

Marco-Bucciantini

Il giornalista sportivo: “Rinvii? Il calcio ha sempre bisogno di dare esempi, ma a volte l’esempio è semplicemente fare quello che è in programma di fare”

Il giornalista Marco Bucciantini è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno. Queste le sue dichiarazioni: Rinvii per morte Papa Francesco? Bisognerebbe darsi una norma. Questo è un paese tremendamente emotivo. Il calcio ha sempre bisogno di dare esempi, ma a volte l’esempio è semplicemente fare quello che è in programma di fare. Non si può non riuscire a garantire l’ordine pubblico e l’ordine emotivo in circostanze come questo. Lo trovo un deficit culturale, politico ed emotivo del paese. Se Cagliari-Fiorentina fosse stata posticipata alla fine della stagione avrebbe potuto fare la differenza, basti pensare lo scorso anno quando la Fiorentina giocò una partita con l’Atalanta a fine stagione. Secondo me il Cagliari non è più invischiato per la lotta salvezza, ma giustamente il club lo si sente ancora, quindi giocarla 48 ore dopo cambia poco. Giusto che si giochi subito”. 

SULLA PARTITA.Mi aspetto una buona gara dei viola. È la partita delle ultime che hai preparato con più tempo a disposizione. La Fiorentina, in generale, è in un buon momento, perché ha messo in fila tanti risultati utili consecutivi. Ha dato impressioni migliori prima delle ultime due partite, però Parma e Celje sono arrivate anche in maniera molto ravvicinata. Stavolta hai fatto qualche giorno in più di allenamento, perciò è una partita che si presenta con meno alibi, perciò bisogna spingere. La Fiorentina sa che sono queste le partite che le sono mancate: se non è soddisfatta del giudizio che ascolta di se stessa sono queste le partite in cui deve migliorare“.

COSA SI GIOCA PALLADINO NEL FINALE DI STAGIONE. “Lui viene da Monza, dove una partita pensata in un certo modo aveva più senso, probabilmente era anche più redditizia. Ora si trova in un’altra situazione, non può trovare problemi nell’attaccare questo tipo di squadre. Bisogna concepire un altro tipo di partita con un certo tipo di squadre di Serie A. Secondo me questo è il prossimo step di crescita di questo allenatore che si è consolidato in Serie A molto giovane e che ha avuto in mano una buona squadra. Non si possono ancora esprimere giudizi sulla stagione: se la Fiorentina arriva sesta a 65 punti o nona a 58 punti cambia tanto. C’è una semifinale bellissima col Betis, che in questo momento è davvero forte, è quinta in Liga, ed eventualmente una finale col Chelsea, che è fortissima. Due squadre da Champions. C’è ancora tanto da fare. Però è fondamentale vedere un passo avanti in partite come quella di domani, interpretarle in modo diverso per cavarci più punti”.

COME STA LA FIORENTINA FISICAMENTE. “Non solo mi sembra stare bene fisicamente, ma ha anche a disposizione praticamente tutti. Il 3-5-2 con Gosens e Dodo è tutta un’altra storia. Nelle ultime partite hai dovuto gestire sulle fasce e hai reso meno. Però ora hai a disposizione quasi tutti, fa tanta differenza”.

FORMAZIONE. “In questo momento la Fiorentina ha trovato un modulo che la protegge bene e un undici titolare. A me Folorunsho piace, ma come fai in questo momento a non considerare titolare Mandragora? È anche un leader. Col Celje nel primo tempo è stato straordinario. Gudmundsson non convince sempre, ma non puoi avere dubbi su chi sia il titolare tra lui e Beltran. 

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