
Le parole del doppio ex: “Già da prima che iniziasse il campionato vedevo un Milan da scudetto. Mi aspetto una bella partita”
Al Milan “sono cresciuto e ho vinto tutto”. Alla Fiorentina “ho giocato una delle migliori stagioni della mia carriera”. Cristian Brocchi, opinionista di Dazn e Amazon, ha concesso un’intervista a La Gazzetta dello Sport in vista della gara di stasera tra rossoneri e viola, analizzando la situazione delle due squadre con la lente del doppio ex: “Mi aspetto una bella partita perché si affronteranno due formazioni che cercano di giocare e non aspettano l’avversario. La Fiorentina non ha una buona classifica, ma contro la Roma non meritava di perdere ed è rimasta… al gol subito a tempo scaduto contro il Cagliari. Ha perso troppi punti e non ha ancora trovato la direzione giusta. A differenza del Milan“.
Più sorpreso dal rendimento negativo della Fiorentina o dall’ottimo avvio del Milan? “Dalla Fiorentina. Nelle prime giornate di campionato i viola qualcosa di buono a livello di gioco l’hanno mostrato, ma Kean è stato sfortunato e non ha avuto il piede caldo. In più i gol subiti su calcio piazzato sono stati troppi: hanno inciso sui risultati e hanno tolto autostima e tranquillità. La squadra è buona, migliore della classifica che ha“. In effetti 3 punti dopo 6 turni… “Con un pizzico in più di fortuna avrebbero potuto essere sette: il successo sul Cagliari era a un passo, i pareggi con Como e Roma possibili. Con l’arrivo di un tecnico come Pioli le aspettative della squadra sono aumentate e l’asticella dei risultati si è alzata. Ci sono idee tattiche diverse rispetto alla scorsa stagione e la squadra non è entrata in sintonia con l’allenatore: alcune letture sbagliate dei giocatori hanno pesato“.
Più complicato per Pioli avere Kean non al top o per Allegri rinunciare a Pulisic? “Pulisic è il miglior realizzatore della squadra, ma Allegri ha Leao… Kean nella Fiorentina ha un peso specifico importante e, anche se Piccoli mi piace e avrà un futuro importante, per Pioli avere Moise è fondamentale“.
Si aspettava che Allegri avrebbe inciso così tanto e così in fretta? “Sì e prima che iniziasse il campionato avevo detto che il Milan era una potenziale vincitrice dello scudetto per tre motivi: il primo, Allegri dopo un anno fermo ha smaltito le scorie negative delle ultime stagioni complicate alla Juventus e ha voglia di rimettersi in gioco; il secondo, giocare solo il campionato aiuta tanto quando sei una squadra di prima fascia; il terzo, il Milan ha una rosa forte che grazie al mercato è stata sistemata da centrocampo in su. Se avesse un difensore di livello in più…“.
In compenso ha Modric… “Non mi sorprende che abbia avuto questo impatto perché è un giocatore meraviglioso che nella sua carriera ha ottenuto vittorie importanti: non conquisti un Pallone d’oro per fortuna… La sua carriera è stata un susseguirsi di stagioni al top, dodici di fila nel Real… È uno dei pochi che avrei visto bene nel mio Milan: anche adesso tanti hanno capacità tecniche importanti, ma lui a queste unisce uno spessore caratteriale e umano da campione assoluto“. Mentre a Leao per essere… da “vecchio Milan” cosa manca? “Rafa è forte e deve capire che può arrivare dove vuole perché ha qualità al di sopra della media. È uno che ti fa vincere le partite, ma in un contesto di squadra dove tutti lavorano per il compagno e si sacrificano con una corsa in più, deve mettersi a disposizione degli altri“.
Un Milan, dunque, che può puntare allo scudetto. E la Fiorentina? “A un posto in Europa. In questo inizio di campionato le aspettative si sono abbassate, ma la rimonta della Roma lo scorso anno insegna. Pioli ha vinto uno scudetto che non “doveva” vincere al Milan e ha alle spalle una gavetta importante. È bravo e farà bene“.

Di
Redazione LaViola.it