Dopo 114 anni, il club lombardo esce ufficialmente dal calcio professionistico. La mancata licenza e i debiti accumulati pongono fine a un’epoca
Ora è ufficiale: il Brescia Calcio è fuori dal calcio professionistico. Lo ha confermato questa mattina la FIGC, con una delibera che certifica la mancata concessione della licenza nazionale per la stagione 2025/2026 e la conseguente esclusione dal campionato di Serie C.
Il comunicato federale elenca in modo dettagliato le gravi inadempienze economiche del club, guidato da Massimo Cellino. Alla data del 27 maggio, infatti, non risultavano versati né la tassa di iscrizione al campionato né la fideiussione da 350mila euro richiesta come garanzia. Tutto ciò ha impedito al club di soddisfare i criteri indispensabili per ottenere la licenza.
Con questa decisione si conclude una lunga e gloriosa storia di 114 anni nel calcio professionistico. Tuttavia, si profila già una nuova fase per il movimento calcistico cittadino. Giuseppe Pasini, presidente della Feralpisalò, ha presentato un nuovo progetto sostenuto anche da A2A, pronto a raccogliere l’eredità sportiva della città.
Resta ora da chiarire la questione dello stadio Rigamonti, ancora formalmente in gestione al Brescia Calcio. Il termine per la riconsegna al Comune è fissato per domani alle 17, mentre l’amministrazione ha già delineato le linee guida per una nuova assegnazione dell’impianto.
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Redazione LaViola.it