Il gol a Napoli è stata la conferma di quanto Italiano conti sull’esterno croato quest’anno. Le difficoltà d’ambientamento sembrano alle spalle
Intanto Josip Brekalo si è ripreso la Nazionale croata e non è poco, anzi è tanto visto che l’ultima convocazione risaliva al 13 giugno 2022. Subito titolare sia contro la Turchia che contro il Galles, anche se con risultati di squadra e personali rivedibili. Forse perché prima si era preso la Fiorentina o, meglio, se la sta prendendo come non gli era successo nei sei mesi in viola della scorsa stagione tra difficoltà d’inserimento, un paio di guai fisici che lo hanno frenato (soprattutto il secondo, picchiando la testa a terra dopo uno scontro aereo con Toloi in Fiorentina-Atalanta) e una concorrenza nel ruolo complicata da gestire. La stessa (concorrenza) che c’è anche quest’anno: ma Italiano adesso sa di poter contare su un Brekalo diverso, scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
NUOVO JOSIP. Più risoluto, più determinato, meno timido nell’approccio delle partite, soprattutto più decisivo e da qui nasce la “considerazione” dell’allenatore siciliano nei suoi confronti, sapendo del differente impatto sulle cose di campo. Prova ne siano al solito sempre i numeri: le presenze che erano state appena 11 in totale nel 2022-23 con un minutaggio scarsino, sono già 9 in questo avvio di 2023-24 con rilievo specialmente in campionato dove Brekalo ha ben 7 gare su 8 all’attivo con 442’, di cui 5 da titolare. E a Napoli ha finalmente rotto il ghiaccio segnando la sua prima rete in maglia viola. Un buon modo, il migliore, anche per accantonare definitivamente il nomignolo scherzoso “Brepalo” che gli era stato dato giocando sul cognome e sulla sfortunata caratteristica di incrociare sempre un legno della porta avversaria sulla via del gol.
NUMERI. L’88 per cento della precisione nei passaggi, i 9 chilometri di media percorsi (migliorabili per ruolo, attitudini e compiti nel gioco di Italiano), i 5 cross (idem come sopra), le 5 occasioni da gol create con 6 tiri e, dato quest’ultimo invece molto rilevante in chiave positiva, i ben 19 palloni recuperati contro gli appena 2 persi, sono gli altri numeri che disegnano il vestito giusto addosso all’esterno croato e ne fanno uno dei punti di riferimento non solo offensivi della Fiorentina. La parentesi con la Croazia è andata così così, ma domani alla ripresa degli allenamenti si metterà a disposizione del tecnico: la sua Nazionale torna ad essere la Fiorentina. Italiano ci conta.
Di
Redazione LaViola.it