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Brekalo e la caccia ai nuovi gol (anche dall’estero): la società potrebbe cambiare idea

Barone e Pradè

Da Bonazzoli a Petagna, resistono alcune candidature in Italia. Ma la sorpresa potrebbe arrivare dall’estero. La società deve però prendere una decisione

La sconfitta della Fiorentina contro il Torino (settima occasione in cui i viola non hanno trovato la via del gol nel girone d’andata) è servito a scoperchiare i limiti di un gruppo che, rispetto alla scorsa stagione, ha chiuso la prima parte del campionato con 9 punti in meno ma anche con la certezza di essere diventata una squadra facilmente leggibile per qualsiasi avversario. Un anno fa, dopo 19 turni, c’era Vlahovic che aveva fatto 16 gol, ora i migliori marcatori viola sono Jovic, Cabral e Bonaventura, tutti fermi a 3 sigilli a testa. Uno score deficitario che, almeno fino a prima dei fischi di sabato, non sembrava poter spostare la volontà da parte della dirigenza di non intervenire ancora sul mercato nel ruolo di prima punta. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.

SUBITO JOSIP. Il caso Jovic, se davvero è mai esistito, è stato messo a tacere sul nascere e anche sul fronte Cabral, infortunato da inizio gennaio, le notizie che arrivano sono volte all’ottimismo (Italiano vuole averlo a disposizione per il match di Coppa Italia con i granata del 1° febbraio). Eppure la sensazione, al di là dell’imminente arrivo di Josip Brekalo, è che qualcosa davanti continui a mancare in modo lampante. Anche perché lo stesso inserimento del croato, atteso a Firenze per metà settimana (ma occhio alla Dinamo Zagabria), non sarà così rapido: l’ex Toro, il cui ultimo gol ufficiale risale a maggio 2022, non vede il campo da fine ottobre e la sua ultima presenza nel Wolfsburg da titolare è datata addirittura a metà settembre.

ALTRE IDEE. Ecco perché, a pochi giorni dal determinante match in Coppa Italia contro il Torino e a meno di un mese dal playoff d’andata contro lo Sporting Braga (secondo in Portogallo e reduce da cinque vittorie di fila), l’indirizzo sul mercato da parte dell’area tecnica potrebbe cambiare in modo repentino. Messo da parte il nome di Henry del Verona (probabile un lungo stop per infortunio), le candidature che in Italia restano da monitorare sono quelle di Andrea Petagna del Monza (ma i brianzoli non sembrano disposti a privarsi del classe ’95, di proprietà del Napoli, che però starebbe spingendo per cambiare aria) e di Federico Bonazzoli della Salernitana (seguito anche dalla Lazio) che tuttavia i campani intendono cedere solo a fronte di un prestito con obbligo di riscatto fissato a 5 milioni di euro. 

ESTERO. E se la soluzione dovesse alla fine arrivare dall’estero? La pista da non scartare, a patto che l’identikit (ancora da individuare) garantisca in partenza due condizioni: essere pronto all’uso e avere un costo contenuto. 

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