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Brava Fiorentina, meritavi di più. Castrovilli brilla, Montella inventa e stravolge. Premesse ottime, e col tempo non può che migliorare

Montella aveva chiesto tempo. E con la sosta, nonostante l’assenza di diversi nazionali, la mano dell’allenatore e il lavoro hanno dato i loro frutti. Contro la Juve la Fiorentina pareggia, ma meritava di più

UN PUNTO, QUASI TRE Uscire dal Franchi col rammarico dopo aver pareggiato contro la Juventus? Fatto. Perché il punto, il primo, che mette nella sua classifica la Fiorentina di Vincenzo Montella sta molto stretto ai viola. Dragowski non ha dovuto far niente se non l’ordinaria amministrazione, e le occasioni per portare a casa i tre punti sono tutte di marca viola. L’aeroplanino aveva chiesto tempo. E complice la sosta, nonostante in diversi siano andati via per le nazionali, il lavoro e le idee di Montella si sono viste. Il cambio di modulo, e la decisione di giocare senza punte hanno forse tolto incisività alla Fiorentina. Ma le occasioni ci sono state, Castrovilli dietro Ribery e Chiesa è stato un ottimo esperimento, e la Juventus, che non è cosa da tutti, non è riuscita a far niente.

VIOLA STRAVOLTA Cambia tutto mettendoci del suo, il tecnico gigliato, che dinanzi a Commisso ha provato a stravolgere un quadro che sembrava ormai già scritto, mettendo la Juventus alle strette e rendendola inerme nonostante le mille soluzioni possibili a disposizione di Sarri. Al quale è andata pure bene. In mediana Badelj stenta ancora a trovare la miglior condizione, Milenkovic è tornato ad ottimi livelli, Chiesa è stato il solito generoso e spesso solista, rimasto col colpo in canna. Quasi commuovente Ribery, che a 36 anni si è fatto tutto il campo in scatto per fermare Ronaldo in un contropiede rischiosissimo per la Fiorentina. E si merita tutti gli applausi, scroscianti, presi al momento della sostituzione. Come Castrovilli.

CASTOVILLI MOSTRUOSO Il giovane pugliese incanta. Dribbling, testa alta, personalità, tecnica da veterano. Gaetano da Minervino Murge si è prima preso la fiducia di Vincenzo Montella, poi anche una maglia da titolare nel centrocampo di una Fiorentina che ha ritrovato ambizioni di medio-alta classifica. E non era scontato. Perché fino ad un mese fa l’ex Bari e Cremonese non aveva messo a referto neanche un minuto in Serie A, e fin qui, nelle prime tre gare stagionali, è stato per distacco il migliore della Fiorentina. Averlo tenuto merita un plauso a dirigenti e allenatore, che in lui ha creduto sin da subito.

FIDUCIA DOVEROSA E pazienza se alla voce punti in classifica il bilancio, fin qui, sia più che deficitario. Ma contro Napoli e Juventus, aver fatto un punto, e averne meritati almeno 2, se non 4, non capiterà a tanti in questo campionato. Genova è alle spalle. Il tempo chiesto da Montella, intanto, ha prodotto una prestazione super contro la squadra campione d’Italia da 8 anni. Ora Atalanta, Samp e Milan sulla strada dei viola. Le premesse per abbinare idee, gioco, e risultati, ci sono. La fiducia pure. Ricomincia da qui, dunque, la stagione viola.

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