L’attaccante classe 2006 ha partecipato a 8 dei gol segnati dalla squadra di Galloppa in questo avvio di campionato
C’è una Fiorentina che gioca bene ed è prima in classifica. La Primavera di Daniele Galloppa si sta confermando anche quest’anno tra le squadre più interessanti del campionato, con 24 punti in 11 giornate ottenuti con un gioco propositivo, che lo scorso anno l’aveva portata a giocarsi la finale scudetto contro l’Inter. Sono cambiati alcuni interpreti, ma non il centravanti. Ovvero, Riccardo Braschi. Attaccante dal fisico longilineo, il classe 2006 è un giocatore molto associativo in grado di ricoprire il ruolo di prima punta, ma anche di giocare come seconda punta o anche esterno. Il numero 61 viola ha già segnato 6 gol (solo Mikolajewski del Parma ha fatto meglio con 9) e fornito 2 assist in questo avvio di stagione, l’ultimo dei quali contro il Frosinone con tanto di esultanza alla Batistuta, mentre una settimana prima contro il Parma da subentrato era stato decisivo con un cucchiaio su rigore. Personalità e leadership.

Nato e cresciuto a Firenze, il giovane attaccante viola negli scorsi anni aveva vestito l’azzurro delle nazionali giovanili dall’U16 all’U18. In estate, il 19enne ha rinnovato fino al 2027 con opzione per un’ulteriore anno e si è messo in mostra nel precampionato agli ordini di Pioli con un gol al Grosseto e con una bella torsione di testa nel test nella tournée inglese contro il Nottingham Forest. Segnali incoraggianti che gli sono valsi le convocazioni contro Polissya e Cagliari, per poi calarsi nuovamente con la formazione di Galloppa con l’obiettivo mai troppo nascosto di riportare a Firenze un trofeo che manca dal 1983, dopo averlo sfiorato in finale a giugno contro l’Inter è il momento di riprovarci. E con Braschi-gol è possibile.

Di
Andrea Tanini