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Braga, Artur Jorge: “Deluso dal ko coi viola, ma siamo mentalmente forti per reagire”

L’allenatore dei portoghesi torna sulla sconfitta di giovedì con la Fiorentina, prima del match di domani contro l’Arouca

Artur Jorge, allenatore del Braga, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida con l’Arouca in campionato: “Ovviamente mi aspetto una partita molto difficile. Affronteremo, oserei dire, il miglior Arouca di sempre, considerando quello che ha fatto in questa stagione. Cercheremo di tornare vincere, questo è il nostro unico obiettivo, vincere ancora”.

KO CON I VIOLA. Mi è dispiaciuto soprattutto non essere stato all’altezza delle aspettative dei tifosi, che per me è fondamentale. Questa è una squadra che ha grande carattere e non cede mai davanti a niente. Ad un’analisi attenta e fredda si vede che nei tre risultati più pesanti (con Fiorentina, Sporting Lisbona e Porto, ndr) il fattore comune è che siamo rimasti con un giocatore in meno e anche così la squadra ha continuato a voler cercare la porta avversaria. Questo fa parte del carattere di questi giocatori, provare a vincere fino all’ultimo minuto. Come allenatore devo capire il motivo delle cose che accadono e poter condividere quell’analisi con il gruppo. Ora conta soprattutto tornare a parlare di quel coraggio, per dimostrare che i nostri obiettivi sono ancora vivi. Sono deluso dal risultato, ma sono sicuro che siamo mentalmente forti per essere di nuovo una squadra coraggiosa, con una forte unione tra i giocatori”.

SINGOLI. “Fortunatamente abbiamo tutti a disposizione, compreso Ali Musrati (aveva avuto dei problemi contro i viola, ndr), quindi domani possiamo presentare un undici fortissimo. Tormena e Niakatè? Ho avuto una conversazione come al solito con tutti i giocatori in modo da poter analizzare com’è stata la partita in modo da poter vedere cosa abbiamo fatto e cosa avremmo dovuto fare. Sono risultati di squadra, al di là delle prestazioni dei singoli. Confido però che ho parlato con Niakaté e lui è il primo a riconoscere l’errore. Va bene perché ci piace vedere che abbiamo giocatori con quella capacità di analisi, anche perché stiamo parlando di un giocatore in cui crediamo molto e che ha tanto potenziale, ma i risultati, ripeto, arrivano sempre da una squadra e non da un singolo tassello”.

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