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Bozzo: “Difficile far parlare Fio-Juve per Bernardeschi. Un’operazione durata 8-9 mesi”

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Parla così a Tuttosport l’avvocato Beppe Bozzo, procuratore di Bernardeschi: “Questa è stata l’operazione più dura per me. Strada facendo ho eliminato tutte le pretendenti – e non erano poche – perché l’unico modo per riuscire era far correre la Juve da sola. Alla fine è stata come una puntata alla roulette del casinò: ho messo tutte le fiches sulla Juventus sperando che uscisse. E’ uscita. E Federico mi ha fatto venire i brividi con un abbraccio bellissimo. Più che una operazione di mercato, è stato un parto: per trasferire Bernardeschi dalla Fiorentina alla Juventus abbiamo lavorato 8-9 mesi».  La difficoltà maggiore? «Far parlare Juve e Fiorentina. Per convincere i viola non è servita una magia, ma solo dialogo. Nel momento più delicato mi sono ispirato a Michelangelo: “Meno idee si hanno e meno si ha la volontà di cambiarle”. Devo ringraziare Cognigni e Corvino che hanno capito la volontà del ragazzo. E Marotta si è rivelato il solito fuoriclasse». Perché Juve e non Inter, Chelsea o United? «Abbiamo parlato molto, Federico ed io, ed entrambi eravamo convinti che non ci potesse essere un posto migliore della Juventus. Club organizzatissimo e vincente: il luogo ideale per un grande talento che aspira a diventare un campione. Federico sapeva che scegliendo i bianconeri sarebbe andato incontro a contestazioni, ma è un ragazzo con le spalle larghe e gli attributi. E soprattutto sa che i tempi sono cambiati e non sono più quelli di Baggio. I problemi della vita sono altri…». Qualcuno ha visto nella percentuale di rivendita a favore della Fiorentina un campanello d’allarme… «Tutt’altro. E’ stata messa per eliminare i bonus, altrimenti non ne saremmo mai usciti”.

 

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