Il centrocampista viola ha ripreso la routine quotidiana, si informa su ogni aspetto e vive con la squadra. E intanto Carlo Conti…
Lo sguardo perso nel vuoto. La voglia matta di riprendere a fare la cosa per la quale più di ogni altra Madre natura lo aveva dotato ma, al contempo, il dolore di dover fare i conti col divieto, almeno per ora, di poter di nuovo calciare il pallone. Sono passati quaranta giorni da quella notte del 1° dicembre che ha tenuto col fiato sospeso Firenze e le ore per Edoardo Bove stanno inesorabilmente trascorrendo lente, scrive La Nazione.
SPERANZE. Attimi interminabili che tuttavia non hanno stravolto la routine del centrocampista, deciso fin da dopo le dimissioni dall’ospedale nel riprendere a vivere con la naturalezza che lo aveva sempre contraddistinto. Ogni giorno è al Viola Park per seguire da vicino gli allenamenti dei compagni. Chi non ha mai perso contatto col numero 4, racconta che per Edo nulla sembra essere cambiato. Se non fosse che, dentro di sé, il classe 2002 cova oggi un vulcano di speranze. Di ricevere, in particolare, buone notizie da una serie di approfondite analisi alle quali si è sottoposto durante il periodo di degenza a Careggi. Ad oggi il protocollo che sta seguendo Bove parla chiaro: stop, almeno per i prossimi cinque mesi, a qualsiasi tipo di attività che comporti uno sforzo fisico. Nemmeno tapis roulant o cyclette, per intenderci.
TUTTI I GIORNI. Anche per questo motivo, per non essere ogni giorno costretto a pensare ad altro, l’ex Roma ha scelto di non cambiare gli impegni in agenda e di comportarsi a tutti gli effetti come un giocatore della Fiorentina: ieri ad esempio Bove si è improvvisato arbitro nella partita in famiglia al Viola Park e nelle ultime gare ha sempre seguito le prove dei compagni. In mezzo, Edo ha provato ad approfondire nuovi aspetti del calcio: chiede, si informa. Nel giorno dell’allenamento a porte aperte ha perfino cercato di capire come si usa un drone. Il tutto senza perdere la sua umanità, come quando – sempre il 1° gennaio – è andato a sincerarsi delle condizioni di un tifoso che aveva avuto un malore. Mentre Carlo Conti starebbe pensando di invitarlo sul palco di Sanremo: le belle persone meritano di essere messe in risalto. Con o senza pallone tra i piedi.
Di
Redazione LaViola.it