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Bove, a breve lascerà Careggi e farà visita ai compagni

Bove - Fiorentina

Il giocatore viola dovrà sottoporsi ad altri esami per comprendere la causa principale del malore. Presto una sua visita al Viola Park

Ogni momento è buono e già domani Edoardo Bove può essere dimesso, dopo l’intervento a cui è stato sottoposto per l’impianto di un defibrillatore sottocutaneo presso l’Unità di terapia intensiva cardiologica di Careggi, riporta La Gazzetta dello Sport. È stata un’operazione di routine per l’ospedale, in anestesia locale, e senza alcun problema o necessità di ricovero prolungato. Anzi proprio questo intervento è ciò che permette al giocatore di uscire. Secondo il protocollo sanitario dell’ospedale fiorentino, era necessario l’inserimento del defibrillatore, essendo il giocatore arrivato nella struttura con un problema che si è rivelato di natura cardiaca. Subito dopo l’intervento è tornato in reparto e ha cominciato ad assaporare l’idea di abbandonare Careggi, dove si trova dal primo dicembre, quando è crollato a terra terrorizzando chiunque stesse vedendo Fiorentina-Inter.

Se il decorso sarà regolare, domani potrà uscire e perfino riabbracciare al “Viola Park” i suoi compagni con i quali è sempre rimasto a stretto contatto. «Ti vogliamo bene Edo» gli hanno scritto tutti privatamente e pubblicamente, a cominciare dall’allenatore Raffaele Palladino. E domani sera, da casa, potrà vedere Fiorentina-LASK di Conference.

Il defibrillatore è sottocutaneo. Se volesse Bove potrebbe toglierlo nei prossimi mesi con un altro piccolo intervento. Sarà una scelta del calciatore, se lo riterrà opportuno, e nel frattempo aspetterà le risposte degli innumerevoli esami medici che sono stati fatti fino ad ora e, se vorrà, potrà procedere pure con altri accertamenti e consulenze perché è importante capire le cause e la situazione nel dettaglio per poi fare le scelte migliori, come uomo e come calciatore. Edoardo ha la situazione molto chiara nella sua testa e anche il percorso da fare prima ancora di aprire l’altra partita, cioè quella della carriera calcistica che adesso non sarebbe possibile in Italia. Però è altrettanto chiaro che niente verrà lasciato intentato.

Lui stesso farà di tutto per continuare una vita più simile possibile a quella attuale. Il tempo è un grande alleato perché nei mesi potrebbero cambiare gli scenari e c’è sempre una percentuale dell’imprevedibile su cui tutti sperano.

Il defibrillatore, come quello che è stato impiantato ieri mattina a Bove, è un apparecchio che permette di riconoscere i ritmi anomali, li registra e poi in caso di necessità scarica una frequenza per far tornare il cuore a ritmo sinusale, cioè al normale ritmo cardiaco. Così vengono sconfitte le aritmie maligne, come fibrillazioni ventricolari o torsioni di punta. Ancora qualche ora di ricovero per monitorarlo, quindi il centrocampista viola potrà essere dimesso.

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