Le dichiarazioni dell’ex centrocampista spagnolo su alcuni temi riguardanti la Fiorentina
L’ex centrocampista della Fiorentina, Borja Valero ha parlato a Radio Bruno in vista della delicata gara di stasera contro il Panathinaikos. Lo spagnolo si è soffermato molto anche sui tempi in cui giocava con David Pizarro: “Quando arrivai a Firenze, in ritiro, mi allenavo con la Primavera perché non c’era nessuno. Quando ho visto arrivare Pizarro ho iniziato ad intuire cosa sarebbe potuta diventare quell’annata. David è uno dei centrocampisti più forti con i quali ho giocato. Quando ero in difficoltà, magari con un avversario vicino, sapere di avercelo al mio fianco mi rendeva più tranquillo. Era facile giocare con lui”.
IL PALATO DEL TIFO VIOLA. “Qui si sono visti grandi giocatori e grandi partite. Ai fiorentini piace vedere i giocatori che fanno la differenza, che giocano bene. Bisogna sapere dove si gioca, conoscere l’ambiente. Ultimamente di vede veramente poca qualità tra i viola”.
MONTELLA. “Se ci vedeva spenti, anche durante il riscaldamento, ci rimetteva in ordine”.
FIORENTINA-PANATHINAIKOS. “Non sarà facile. L’inizio della gara sarà fondamentale, se la Fiorentina parte bene e trova la fiducia può andare tutto per il verso giusto. Viceversa, rischia di smarrirsi. I viola sono superiori al Panathinaikos. Già prima di arrivare allo stadio, quando giocavamo noi, il pullman si fermava dietro la Curva Fiesole e riceveva l’entusiasmo dei tifosi. Quello basta e avanza per arrivare carichi. Se così non succede, significa che fai questo mestiere non per passione”.
PIZARRO COME COMPAGNO DI SPOGLIATOIO. “David era un compagno di spogliatoio tranquillo, ma quando doveva farsi sentire lo faceva. L’unico esempio più mite del nostro spogliatoio era Mati Fernandez. In campo, David, era un giocatore fondamentale per noi: ci dettava i tempi di gioco con letture individuali sue, non di mister Montella”.
ZANIOLO. “Già all’Inter si vedeva che fosse un giocatore con qualità, poi si è un po’ smarrito anche a causa degli infortuni che ha avuto. Tuttavia, ha tempo e modo per dimostrare in viola il suo valore, deve farlo”.
FIORENTINA-INTER. “Retroscena su quella partita: alcuni giocatori dell’Inter, in campo, ci dissero di rallentare perché non riuscivamo a starci dietro”.
CONSIGLIO PER GIOCATORI VIOLA. “Si deve vedere la personalità dei giocatori e devono far vedere perché sono arrivati in Serie A. Devono lasciarsi andare, fare quello che hanno sempre fatto. Uscire anche da tutti questi meccanismi tattici, devono trovare il giusto mix tra tattica e personalità”.
L’AFFETTO DI FIRENZE. “Non abbiamo vinto niente a Firenze, ma ricevere questo affetto ha un significato molto importante”.
ADLI-FAGIOLI. “Ci facciamo troppi problemi, i moduli. Perché? Se giochi bene puoi fare bene con chiunque, anche difendere con giocatori più fragili e meno incontristi. Ci sono modi diversi per difendere gli spazi. Facciamo troppe storie nel calcio moderno”.
Di
Redazione LaViola.it