Intervista al Corriere dello Sport per Borja Valero. Ecco alcune sue parole:
Ha sentito diffidenza anche nei suoi confronti? Le hanno dato fastidio le perplessità di coloro che non ritenevano lei e Vecino rinforzi sufficienti per il centrocampo? «Nella mia carriera ho imparato a leggere poco i giornali e non guardare i programmi sportivi. Ognuno ha la sua opinione ed è giusto rispettarla. Io spero solo di aver fatto ricredere una parte di coloro che non mi stimavano e mi auguro che a fine stagione si siano ricreduti anche tutti gli altri».
Qual è la posizione in cui rende al massimo: regista, mezzala o trequartista? «Non saprei dirlo. Con l’età uno di solito crede di essere più a proprio agio qualche metro più dietro, con la palla tra i piedi, ma nel derby mi sono trovato bene anche da trequartista. Idem alla Fiorentina quando ho fatto la mezzala nel centrocampo a tre».
Peccato che segni poco. «Un anno a Firenze sono arrivato a 6 reti, mentre le altre stagioni a 1, 3 e 4. Qualche gol in più darebbe una mano alla squadra e su questo aspetto devo migliorare».
Le difficoltà che ha attraversato l’Inter adesso le sta vivendo Montella al Milan. Si riprenderà? «Quando arrivi in una società importante, al minimo problema la critica ti mette in croce. Noi veniamo attaccati per il gioco e siamo secondi. Figuratevi Montella… Lui, però, era ed è un bravo allenatore. Farà bene».
Lo ha avuto a Firenze dove lei è rimasto 5 anni, prima dei saluti (con molti veleni) la scorsa estate. A mente fredda cosa pensa di quell’addio? «Che era l’unica soluzione possibile perché erano state create le condizioni perché io andassi via. Mi hanno messo spalle al muro, tra l’incudine e il martello. O andavo o… andavo».
Il legame tra Borja Valero e Firenze, però, c’è ancora. «E rimarrà per sempre. Quando posso torno in città a salutare gli amici».
Sua moglie Rocio, fiorentina d’adozione, sta studiando per diventare… milanese? «A Milano si trova molto bene e anche io. Siamo persone di mente aperta e ci basta che i bambini siano felici».
Perché Borja Valero non ha mai avuto una vera chance in Nazionale? «Mi piace pensare che negli anni migliori della mia carriera abbiamo avuto una Nazionale fortissima. Peccato perché mi sarebbe piaciuto».
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Redazione LaViola.it