Un inizio di stagione difficile, inghiottito dalla lentezza del gioco viola. Incapace di dare una sterzata lui stesso, alla manovra di Sousa. Spesso fumoso, poco incisivo. Finito più volte sul banco degli imputati, perché lui, Borja Valero, era tra quei leader storici che non riusciva a ripetere gli alti livelli dell’anno scorso. E degli anni scorsi. Uno spagnolo appannato, dopo un’estate vissuta da protagonista dei fitti corteggiamenti di Spalletti e della Roma. Con un rinnovo di contratto da discutere, e con l’amore per Firenze indissolubile.
Serviva, forse, anche una piccola svolta tattica, per rivedere il vero Borja Valero. Sousa sa che può utilizzarlo in più zone del campo, per far girare la squadra. E allora ecco che da trequartista lo spagnolo torna qualche metro più indietro. A centrocampo. Paradossalmente più libero di svariare, di costruire l’azione, di inserirsi. Coperto dal Badelj, o dal Vecino di turno. Certo, ancora presto per dire che sia tornato il vero Borja, ma certo è che tra Cagliari e Bologna si è rivisto a larghi tratti quel giocatore capace di giocare a tutto campo, libero di dare ordine al gioco viola. Un todocampista, appunto, appellativo che Borja si porta dietro dai tempi migliori.
Un Borja Valero che parte centrale di centrocampo, libero di ‘strappare’ la Fiorentina e la squadra avversaria. Mossa che nelle ultime due trasferte di campionato ha funzionato eccome. Indicativi sono anche i voti in pagella: tre sufficienze abbondanti nelle ultime tre gare giocate (Slovan, Cagliari e Bologna, ha saltato il Crotone), mentre in precedenza erano arrivate altre sole tre sufficienze in mezzo a quattro prove negative. Dato inusuale per lo spagnolo, che al primo anno di Sousa aveva fatto della continuità la sua arma migliore. Anche nei momenti difficili. Risultando poi il migliore stagionale anche mese per mese, secondo i tifosi viola.
A Bologna Borja Valero ha percorso 11.8 chilometri, così come Badelj. A differenza del croato, però, lo spagnolo ha corso più in scatto e meno in andatura blanda. 94 passaggi per Borja, con il 96,8% di riuscita. Vero motore del gioco viola. In attesa che torni decisivo anche in zona assist e in zona gol. Sulla strada per ritrovare il miglior Borja Valero.
Di
Marco Pecorini