Il centrocampista spagnolo è tornato a giocare con la Fiorentina 1210 giorni dopo l’ultima volta. Sabato tornerà a San Siro
E’ tornato a mettere la maglia viola 1210 giorni dopo l’ultima volta. Ed ha finalmente chiuso il cerchio. A festeggiare l’ingresso in campo di Borja Valero, con l’inedita maglia numero 6 come il giorno di nascita del primogenito Alvaro, è stata la moglie Rocio, attraverso i social: «In bocca al lupo per questa nuova stagione», ha scritto. Una storia d’amore che riconduce sempre allo stesso punto, in quella Firenze di cui Borja si è tatuato le coordinate geografiche sul braccio nel momento più complicato della carriera, di fatto alla vigilia dell’addio. Così scrive La Nazione.
ALVARO. «Appena ha saputo che saremmo tornati qui è corso in cameretta sua e si è subito vestito di viola», aveva dello Borja del figlio Alvaro, che pochi mesi dopo il suo primo trasferimento sulle sponde dell’Arno diventò una sorta di piccolo «idolo» della città per essere riuscito con una facilità disarmante ad imparare l’inno della Fiorentina.
A SAN SIRO. Intanto, il «todocampista» si prepara a vivere un’altra settimana sulla cresta dell’onda. Sì, perché la prossima di campionato lo vedrà impegnato contro il passato più recente, quell’Inter con cui ha messo insieme 100 presenze in tre anni. Peraltro, se Iachini deciderà di impiegarlo, per lui scatterà la gara numero 250 in serie A, nella notte dagli incroci sentimentali, lui che a San Siro (ma contro il Milan) nel novembre 2012 segnò il suo primo gol italiano.
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Redazione LaViola.it