L’esperto di calcio sudamericano: “Quarta ha il background per poter essere leader difensivo della Fiorentina. Ci penserei bene a rinunciare a Pulgar”
Stefano Borghi, telecronista per Dazn ed esperto di calcio sudamericano, è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno. Queste le sue dichiarazioni: “Nicolas Gonzales? Giocatore molto interessante, con qualità lampanti. Un mancino puro che può giocare seconda punta e esterno. È un giocatore incandescente, mi piace per il suo calcio focoso. Crea spazi quando dribbla, perché è bravo a saltare l’uomo. È titolare in Argentina dove rimangono fuori gente come Correa, Aguero e Di Maria. Può essere molto intrigante per il calcio italiano, proprio per la capacità di saltare l’uomo e aprire gli spazi. Viene da una stagione con qualche problema fisico, ma ha completamente recuperato e quando c’è stato ha fatto bene in un campionato difficile come la Bundesliga. Per me è un bell’acquisto, anche per la sua duttilità. Ruolo? Lo vedo come un attaccante, non un esterno puro. Non è un giocatore alla Insigne per intendersi, è proprio un attaccante, anche se non è una prima punta. Intesa con Vlahovic? Sulla carta i due si integrano molto bene”.
“Pezzella? È stato un grande punto di riferimento negli ultimi anni. La sua ultima stagione non è stata di certo la sua migliore. Non faccio il calciomercato, ma non mi stupirebbe se dovesse prendere un’altra strada”.
“Martinez Quarta? Può essere l’erede di Pezzella. Nei primi mesi alla Fiorentina ha mostrato una capacità di adattamento piuttosto veloce, e non è facile per un giovane difensore adattarsi a un calcio ultra tattico come quello italiano. Viene da un lungo ciclo con il River Plate di Gallardo, che è sicuramente il miglior allenatore se parliamo di calcio sudamericano dei club. Quarta ha goduto molto di aver potuto lavorare con lui. Ha il background per poter essere un futuro leader difensivo della Fiorentina. Ho l’impressione che la prossima stagione possa essere quella della consacrazione per Quarta”.
Pulgar? Ha avuto difficoltà a inizio stagione scorsa quando non trovava spazio. Già io mi interrogavo ai tempi, perché i viola l’anno scorso non avevano un altro vero vertice basso in rosa. Ho visto adattato lì Amrabat che non è nella sua posizione ideale. Nell’ultima parte di stagione, quando ha giocato con continuità, la Fiorentina ha fatto i punti per salvarsi. Per me per caratteristiche può stare benissimo in un centrocampo a tre di Serie A. Ci penserei un po’ prima di privarmi di Pulgar se si vuole giocare con un centrocampo a tre”.
“Burdisso? A livello dirigenziale ha fatto vedere di essere un direttore con idee chiare e metodologie. È arrivato al Boca nel peggior momento possibile, dopo la sconfitta in finale di Libertadores col River Plate. Il club lì poteva sgretolarsi, lui lo ha rimesso in carreggiata. Nel suo anno al Boca Burdisso ha fatto bene in condizioni molto particolari. Per me è una bella acquisizione, mi pare però che nello staff della Fiorentina ci sia bisogno di un po’ di chiarezza. Ci sono diverse figure di spicco che vanno messe nel sistema giusto”.
Di
Redazione LaViola.it