Il numero 5 viola si racconta sulle pagine della rosea in edicola stamani. Parla degli obiettivi, di Iachini, di Castrovilli e di tanto altro
Seconda parte dell’intervista (qui la prima parte) che Giacomo Bonaventura ha rilasciato questa mattina a La Gazzetta dello Sport. Si riparte dal percorso che auspica per la Fiorentina: «Mi auguro di farne uno importante che ci permetta di approdare in Europa quanto prima. Abbiamo le potenzialità per riuscirci, cosa che farebbe piacere ai tifosi che speriamo di riavere presto allo stadio».
La Nazionale, l’Europeo: una grande sfida che spera di vivere in prima persona?
«A livello personale sono felice di essere tornato in azzurro. Sento di avere la fiducia del c.t. e penso di avere la maturità per essere un giocatore importante anche in Nazionale. Quello che mi colpisce di Mancini è la grande fiducia che ha nei calciatori e di aver riportato la qualità al centro del gioco».
Cosa cambia con Callejon al posto di Chiesa?
«Con Callejon la Fiorentina ha acquistato un calciatore pronto, che può avere un rendimento importante perché ha esperienza e qualità».
Castrovilli nuovo 10 viola: cosa la colpisce di Gaetano?
«Il numero 10 della Fiorentina è stato indossato da grandi giocatori, quindi Gaetano ha una grande responsabilità, ma al tempo stesso anche le qualità per poter fare la differenza».
Iachini chi le ricorda dei suoi ex allenatori?
«Nell’organizzazione difensiva e nel pragmatismo mi ricorda Colantuono. Iachini mi ha sorpreso positivamente perché è un grande conoscitore di calcio e penso possa dare utili consigli, in particolare ai giovani che abbiamo in squadra».
C’è un gol che le piacerebbe segnare?
«Il gol che qualifica la Fiorentina per l’Europa».
Come finirà il derby di Milano, chi saranno i protagonisti?
«Il derby è fantastico, quelli che ho vissuto io, con lo stadio pieno, non li dimenticherò mai. È un’emozione unica che ti rimane per sempre. Questo lo vedrò in tv, purtroppo non avrà la solita cornice di tifosi, ma sarà una grande partita».
Contro lo Spezia è una partita da vincere, quali rischi nasconde questa gara?
«Lo Spezia è una squadra organizzata. Tutte le gare in serie A sono complicate, ci stiamo preparando bene per ripartire subito con una vittoria».
C’è una partita della sua bellissima carriera che vorresti rigiocare e perché?
«La finale di Coppa Italia del 2016 con la Juve. Era stata una bella partita, persa negli ultimi minuti dei supplementari».
Di
Redazione LaViola.it