Come la stella inglese del Real Madrid e il francese del Brentford: solo loro nei grandi campionati hanno sei reti e due assist. Un primato centrato a 34 anni
Uno è un fenomeno già tale ad appena vent’anni, l’altro un ottimo calciatore che è ormai una certezza della Premier League e di anni ne ha ventiquattro. Jude Bellingham del Real Madrid (bastano nome, cognome e squadra di appartenenza) e Bryan Mbeumo del Brentford sono gli unici due che possono condividere con Giacomo Bonaventura il record di aver all’attivo almeno sei gol e due assist tra tutti i centrocampisti al momento impegnati in uno dei cinque campionati più importanti d’Europa (Francia, Germania, Inghilterra, Italia e Spagna in rigoroso ordine alfabetico). Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.
Capito che cosa sta facendo il 34enne marchigiano della Fiorentina? Ed ecco spiegata anche la sottolineatura dell’età dei due in grado di stare al passo di “Jack” (ma sì, dai, un po’ di sano sciovinismo). Sempre tenendo conto che l’inglese è fuori categoria per qualità tecniche e atletiche e capacità di fare la differenza come pochi altri adesso al mondo. E che il camerunese nato in Francia è centrocampista per ruolo ufficiale, ma non per posizione in campo nell’adeguamento tattico che via via l’ha portato sempre ad avanzare di qualche metro.
ATTACCO AL RECORD
Insomma, dall’alto dei sei gol già segnati in quattordici presenze 1.081 minuti, il protagonista di questo record è Bonaventura. Secondo miglior realizzatore della squadra viola dopo Nico Gonzalez (ma sono a pari merito in Serie A, perché l’argentino tre li ha realizzati in Conference League), a cui vanno aggiunti due assist decisivi per mandare in gol un compagno.
Numeri che sarebbero degni di nota per uno che di mestiere fa l’attaccante, figuriamoci per un centrocampista con propensioni offensive che, sì una certa confidenza con il gol ce l’ha sempre avuta per caratteristiche naturali, eppure i sei gol sopra ricordati rappresentano intanto già il top personale in maglia viola quando siamo ancora lontani cinque partite dal canonico giro di boa. E meglio in carriera ha fatto soltanto tre volte: al Milan con otto e sette gol rispettivamente nelle stagioni 2017-18 e 2014-15, all’Atalanta ancora con sette nel 2012-13.
Ovviamente alla fine della stagione. Questo per dire quanto sia in anticipo sui tempi rispetto alle altre occasioni. Logico che uno così: a) sia indispensabile per la Fiorentina; b) abbia riconquistato la maglia della Nazionale azzurra, dove gioca da interno nei tre di centrocampo e non trequartista come a Firenze. E dove, comunque, ha trovato modo di segnare una rete nelle due presenze che Spalletti gli ha concesso da titolare.
Di
Redazione LaViola.it