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Bonaventura, l’ultimo ‘parametro zero’ di Pradè. Da Pizarro-Alonso a Ribery, tra colpi e qualche flop

Il ds della Fiorentina ha portato in viola diversi giocatori svincolati, gli ultimi sono stati Franck e Caceres. Ora Jack è ad un passo

Giacomo Bonaventura sarà solo l’ultimo di una lunga lista di arrivi a parametro zero firmati Daniele Pradè. Il centrocampista classe ’89 è ad un passo dalla Fiorentina, dopo essersi svincolato dal Milan (ufficialmente) qualche giorno fa. Tempo di sistemare i dettagli sul contratto che lo legherà ai viola per due anni (si lavora all’opzione sul terzo), e di finire gli impegni in Nazionale, poi Jack potrà spostarsi da Coverciano al centro sportivo per firmare con il club di Commisso. La Fiorentina pagherà un ingaggio non da poco, circa 2 milioni più una serie di bonus, ma il cartellino sarà a costo zero. Quella che negli anni è diventata una specialità per il ds viola.

PIZARRO, AQUILANI E NON SOLO. Non solo gli acquisti a suon di milioni dei vari Amrabat, Kouame, Pulgar, Lirola, Duncan (molti devono ancora dimostrare il proprio valore), e prima ancora dei vari Gomez, Ilicic, Rossi, Cuadrado, Borja Valero e gli altri. Nella doppia esperienza di Daniele Pradè alla Fiorentina sono stati tanti i ‘colpi’ a parametro zero. Molti azzeccati, con giocatori che si sono rivelati importanti (a volte fondamentali) sul campo, altri invece non proprio soddisfacenti. In origine, nell’estate 2012, aprì le danze Lupatelli, terzo portiere che rappresentò un elemento cardine per il gruppo di Montella. Ma in quella sessione di mercato anche Pizarro, regista formidabile, e Toni (ottimo il suo contributo da ‘subentrante’) arrivarono da svincolati. E gli stessi Aquilani e Roncaglia furono acquistati praticamente a zero.

COLPO ALONSO. Nel 2013 fu invece la volta di Ambrosini, giocatore di esperienza e personalità in una Fiorentina in crescita, e soprattutto Marcos Alonso, arrivato a zero dal Bolton e poi rivenduto a oltre 23 milioni al Chelsea. In quell’anno arrivarono a onor del vero anche Munua e Iakovenko: il portiere rimase sei mesi in viola, l’esterno ucraino fino al febbraio 2016, con tre esperienze in prestito e pochissimo spazio con Montella e Sousa.

TATA E VERDU’. Nel 2014 arrivò a Firenze Tatarusanu, portiere rumeno che difese i pali viola per tre stagioni. Giocatore magari non spettacolare, ma efficiente. Considerato il rapporto qualità-prezzo, un affare. Un po’ meno invece Joan Verdù, arrivato a zero nel 2015 e rimasto a Firenze solo sei mesi, giusto il tempo per un gran gol contro l’Atalanta.

FRANCK, MARTIN E PIETRO. Al ritorno alla Fiorentina, invece, Pradè è stato protagonista soprattutto per l’arrivo di Ribery. Il vero uomo copertina a 360°, pronto a trascinare i viola anche nella prossima stagione. Da svincolato è arrivato anche Caceres, difensore che ha confermato il suo spessore nell’ultimo campionato. Ma anche Terracciano è arrivato praticamente a zero dall’Empoli (dopo il prestito di sei mesi che era stato siglato da Corvino): un dodicesimo che si è messo assolutamente in mostra nel finale di stagione, tanto da far vacillare la posizione di Dragowski.

ORA JACK. Dopo i tentativi d’approccio con Thiago Silva, così come per Mandzukic, ora è vicinissimo Bonaventura. Obiettivo ben più fattibile per costi e non solo. Un giocatore duttile, di qualità ed esperienza. Con il Milan è stato protagonista nel post lockdown con 1 gol e 6 assist nelle ultime 12 partite. I dubbi più grandi sono sulla tenuta fisica, per un 31enne che tra operazione al ginocchio (novembre 2018) e infortuni muscolari ha saltato tante partite negli ultimi anni. Ma quanto a tecnica e a caratura morale, poche discussioni. La Fiorentina ci punta, lui vuole rilanciarsi dopo la fiducia anche di Mancini in Nazionale. E Pradè è pronto a chiudere un altro ‘colpo’ a parametro zero.

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