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Bonaventura: “Finali di Conference dolorose. La seconda eravamo sicuri di vincere”
Le parole dell’ex centrocampista della Fiorentina Giacomo Bonaventura che torna sull’esperienza in maglia viola
Parla così ai canali di Radio Serie A l’ex centrocampista della Fiorentina Giacomo Bonaventura: “La mia famiglia vive ancora a Firenze. A fine carriera credo che ci tornerò anche io a vivere. E’ davvero una bella città Firenze. Sono stato sempre molto bene con tutti”.
ARRIVO. “Quando arrivai c’era voglia di crescere. Tanti giovani, un percorso nuovo. Non ho avuto problemi ad inserirmi”.
ITALIANO. “Arrivò bello deciso, con la sua idea di calcio. Il primo giorno che arrivò ci parlai, capii subito che avrebbe potuto fare molto bene. E infatti ha portato la Fiorentina da un livello ad un altro. Abbiamo fatto dei bei campionati, tre finali. La Fiorentina quest’anno è migliorata ancora di più. Potrà lottare per traguardi ancora superiori. Con Italiano eravamo compagni da giovanissimo. Avevamo un grande rapporto, aveva grande fiducia in me. E’ ancora giovane, ma sta crescendo ancora. E’ sempre stato molto sanguigno”.
CONFERENCE. “La seconda finale è stata la più dolorosa. Col West Ham, anche quella finale era alla nostra portata perché facemmo una grande partita, capimmo durante la gara che potevamo vincere. La seconda, forse, eravamo troppo sicuri. Eravamo sicuri di vincere. Purtroppo questo è il calcio. Ma sono state due annate molto belle, tanti giocatori sono cresciuti. Certamente vincere un trofeo a Firenze sarebbe stato bellissimo, visto che non capita tutti gli anni di fare delle finali europee. E’ stato doloroso, ma questo è il calcio. Sicuramente l’esperienza alla Fiorentina mi ha fatto legare molto alla città e alla tifoseria, che non dimenticherò mai”.
ESTATE. “Ero combattuto. Volevo dare una mano alla Fiorentina a vincere un trofeo, dopo quelle delusioni. Ma mi sentivo davvero esausto, perchè ho dato tutto per quelle finali, e non abbiamo vinto. Forse è stato giusto così. Ho fatto la scelta giusta, però, perchè quando dai tutto è anche giusto cambiare. Ho avuto diverse richieste in estate, anche in Serie A. Tutti mi dicevano, vediamo, aspettiamo. Poi ho iniziato a vedere che tutti andavano in ritiro e io no. E allora mi hanno chiamato in Arabia, ho accettato subito. E’ una bella esperienza, mi sto divertendo. Penso che almeno un altro paio di stagioni le farò”.
NAZIONALE. “Non ci pensavo quando Spalletti mi convocò. Ero focalizzato solo sulla Fiorentina. Mi ha sorpreso la sua chiamata. Per fortuna riuscii anche a segnare un gol. Il mister deve fare le proprie scelte. Sapevo che era difficile andare all’Europeo, tanti cambiamenti, tante cose. Era più facile che non ci andassi che sì”.