Riecco Jack: il jolly di Italiano che si è ritrovato contro l’Atalanta trovando anche la via del gol con una bella rete per il momentaneo 1-1
Bonaventura è Bonaventura, c’è poco da fare. Abile, abilissimo gestore di se stesso, com’è naturale che sia a 34 anni compiuti, ma non tutti ci riescono. Jack sì, con una precisione e un’accuratezza quasi chirurgiche per essere decisivo, molto spesso decisivo. Anche nelle partite in cui lo vedi più scomparire che comparire. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.
Perché appunto sta gestendo le energie fisiche e la lucidità mentale per poter fare quello che gli riesce benissimo: come ieri. «Non avevo l’uomo addosso, la palla mi è arrivata veloce e se avessi tirato di “prima” avrei sbagliato di sicuro. Allora, ho stoppato e a quel punto il tiro mi è venuto bene. Se non la controlli, la palla va dove vuole. Sono già a due reti? Se sto vicino alla porta ho più occasioni, ma io intanto devo pensare a fare quello che serve alla squadra. I gol vengono da tutti i calciatori dell’attacco».
CONTINUARE COSI’
La descrizione di un attimo cantavano i Tiromancino, la descrizione semplice e facile di un gol invece bellissimo e difficile. Perché Bonaventura sapeva che Nico Gonzalez sarebbe andato più in alto di tutti (compagni compresi) sul cross di Duncan. E sapeva dove l’argentino avrebbe messo il pallone di testa.
E lì c’era lui, al posto giusto nel momento giusto. Controllo di destro e tiro sempre di destro al volo nell’angolo dove Carnesecchi mai e mai sarebbe potuto arrivare. Il gol del 1-1: eccome se ci voleva anche quello per mettere insieme il 3-2 di una vittoria importante e tonificante.
«C’è stata la sosta – ha aggiunto il centrocampista marchigiano – ma tanti di noi sono rimasti a Firenze e ci siamo allenati forte. Questo ci ha permesso di disputare novanta minuti belli decisi e di tenere botta contro l’Atalanta che è squadra fisica. Adesso ci aspettano tante partite tra campionato e Conference League. Dobbiamo continuare su questo ritmo».
Di
Redazione LaViola.it