Rassegna Stampa
‘Bomber’ a bocca asciutta: tanti tiri, pochi gol. Nessun giocatore da doppia cifra
Un punto in tre partite, e un attacco che fa una fatica tremenda a trovare la via della rete. Un problema che arriva da lontano
La Fiorentina ha smarrito la via del gol. L’obiettivo principe del gioco del calcio si è trasformato in una vera e propria chimera per la squadra di Beppe Iachini. In realtà non si tratta di una novità assoluta, ma di una cattiva abitudine che nel corso del tempo è diventato un brutto vizio. Nell’attuale campionato, nelle ventinove partite disputate, in sette occasioni la Fiorentina è rimasta a secco. In media, ogni quattro partite una finisce senza reti realizzate. I viola, fin qui, hanno calciato in porta 298 volte: questo dato li colloca in cima alla parte destra di questa speciale classifica ma per gol fatti la posizione rispecchia grossomodo quella dei punti, scrive il Corriere Fiorentino.
POCHI GOL. Analizzando la storia dei singoli giocatori, la chiave di lettura di questi dati diventa ancora più semplice. Del resto Vincenzo Montella, alla vigilia dell’esordio stagionale contro il Napoli, lo spiegò chiaramente: «Nessuno dei giocatori ci garantisce la doppia cifra», ragione per cui esortò anche gli altri componenti della squadra ad aiutare sotto porta. In rosa, in quel momento, aveva solo Ribery che in quattro stagioni della sua carriera era andato in doppia cifra considerando solo il campionato. Da gennaio invece Beppe Iachini può contare anche su Cutrone che segnò dieci gol quando era al Milan. Poi c’è Chiesa, il cui record personale in Serie A è quota sei proprio come quest’anno, al pari di Vlahovic. Qualche sporadico gol dei difensori, su tutti Pezzella e Milenkovic, va unito a quelli che in passato ha portato in dote Marco Benassi, autore la scorsa stagione di sette gol che gli valsero l’inaspettato titolo di capocannoniere della squadra.