Bologna sfida chiave in ottica calendario. Complicato rivedere lo stesso atteggiamento della Juve, ma servono solo i tre punti

La Fiorentina è in piena lotta salvezza e deve ripetere la prestazione mostrata con i bianconeri, ma non sarà affatto semplice

Cinque sfide, tre punti di vantaggio da difendere. Questo aspetta la Fiorentina in un rush finale che si preannuncia più complicato di quanto si credesse martedì sera, quando i viola tornavano a vincere contro il Verona tornando momentaneamente a +8 sulla terzultima. Invece, il Cagliari ha cominciato a correre tremendamente, vincendone 3 di fila e portando la zona retrocessione ai piedi della squadra di Iachini.

“Ci salveremo perché le altre fanno peggio”, diceva qualcuno. Non è più una teoria contemplabile a cinque giornate dalla fine, perché le altre (Torino e appunto Cagliari) stanno macinando punti e la Fiorentina deve contare solo sulle sue forze. Fortunatamente, le ultime due partite hanno restituito morale e punti alla truppa di Iachini. A Verona sono arrivati i tre punti, con la Juve un pareggio e soprattutto la prestazione.

Chiedere alla Fiorentina di replicare la prestazione contro la Juventus nelle rimanenti cinque sfide di campionato è lecito, ma sarà quasi impossibile. Questo perché i viola si ì sono dimostrati una squadra tremendamente discontinua, e non sarà un buon pareggio contro i bianconeri a cambiare lo spartito di una stagione (così come non lo fece lo strepitoso 0-3 dell’andata). Non dovrebbe andare così quando si lotta per non retrocedere, ma durante la stagione alcuni giocatori hanno dato il proprio meglio contro le big del campionato, non replicando contro squadre abbordabili.

La partita con la Juventus, poi, è una storia a sé per quanto è sentita a Firenze. Negli ultimi anni è raro che la Fiorentina abbia sfigurato contro gli storici rivali, uscendo spesso a testa alta anche in caso di sconfitta. Inoltre, la ‘sveglia’ dei tifosi durante la vigilia non può che aver funzionato, visto ciò che si è visto in campo domenica al Franchi. Forse ce ne vorrebbe una per ogni partita, ammesso che basti.

Di certo, l’atteggiamento scelto da Iachini per salvare la Fiorentina è il più classico del genere, e quindi spesso il più efficace. Squadra corta, poco pressing/tanto gioco di attesa, ripartenze immediate. Un gioco poco spettacolare, che risulta più efficiente contro avversari che amano fare la partita, ma è la giusta via per salvarsi in una stagione tremendamente complicata come quella attuale.

A Bologna la Fiorentina non può che andare a cercare i tre punti. Viste le cinque sberle subite dall’Atalanta nell’ultima partita si potrebbe pensare che gli uomini di Mihajlovic siano già in vacanza, ma non è così. In primis, il felsinei non sono ancora salvi (anche se, a quota 38 punti, ci sono molto vicini). Soprattutto, non sono una squadra che ha tirato i remi in barca. Nei primi 20′ del match contro l’Atalanta, infatti, il Bologna aveva messo in crisi più di una volta la retroguardia bergamasca. Col passare dei minuti l’enorme qualità degli avversari è emersa e i rossoblù sono stati letteralmente spazzati via, ma l’approccio alla gara insegna che la Fiorentina dovrà stare molto attenta.

Vincere col Bologna sarebbe fondamentale anche in ottica calendario, garantendo peraltro ai viola di presentarsi allo scontro diretto col Cagliari quantomeno a pari punti (se, nello scenario peggiore, il Cagliari vincesse anche le prossime due). Vero che la Fiorentina non deve fare calcoli, ma è altrettanto vero che, a parte l’ultima giornata col Crotone, la sfida del Dall’Ara resta sulla carta la più abbordabile che i viola si trovano davanti da qui al termine del campionato.

Bologna, Lazio, Cagliari, Napoli, Crotone. Cinque finali da affrontare con la giusta mentalità. La classifica impone di non poter parlare di futuro, di nuovi allenatori, di rinnovi di contratto e di probabile rivoluzione del roster. Il campo, purtroppo, fa ancora da padrone.