Mancheranno Arnautovic, Medel, De Silvestri, Bonifazi e Sansone in casa rossoblù, ma l’allenatore tiene alta l’asticella
Thiago Motta ha collezionato 19 punti nelle ultime 10 gare. Oggi sarebbe quarto nella speciale classifica dell’ultima “decade” di giornate. Segnali di un allenatore che è entrato nelle viscere del Bologna. E della città, che poco alla volta sta apprezzando pienamente le considerazioni – pacate, a volte volutamente rasoterra – di un tecnico ambizioso che srotola calcio fruttuoso e anche divertente. Così scrive La Gazzetta dello Sport.
ASSENTI. “La nostra esigenza è quella di migliorare sempre, è una sfida e un obiettivo che ci siamo posti per crescere e salire di livello”, ha detto il tecnico ieri. “I giocatori parlano di Europa? Mi piace che siano ambiziosi ma non cambia il nostro lavoro: piedi per terra e pensiamo alla Fiorentina. Kyriakopoulos è un esempio del giocatore giusto: ha voluto fortemente venire da noi e si è anche tolto qualcosa dal punto di vista economico”. Thiago – ora nono – ha lavorato sul recupero di giocatori, sui cambi di ruolo, sul fatto che tanti possono occupare posizioni differenti, sulle rotazioni in mezzo al campo che tolgono riferimenti, sul pallone come “Centro di Gravità permanente” di tutti gli allenamenti perché il 95% del tempo dedicato alle sedute contempla appunto la palla. In tutto questo – attendendo Arnautovic, Medel, De Silvestri, Bonifazi e Sansone ancora out per Firenze – Motta sta dando anche input importanti per l’anno che verrà. Sui rinnovi. Da Sansone a Medel, fino a Soriano, De Silvestri, Domingue, Soumaoro e Orsolini. Mentre vuole tenere Barrow, che piace in Turchia dove il mercato finirà l’8 febbraio.

Di
Redazione LaViola.it