La proposta di Ludwigzaller per il Franchi
I capisaldi entro cui ci si muove mi sembrano chiari. C’è intanto una forte spinta da parte dei poteri pubblici a mantenere l’attuale localizzazione del Franchi. Esiste anche un movimento di idee assolutamente rispettabile che sottolinea come il Franchi sia un’opera splendida, un monumento intoccabile. Per capire cosa intendono gli uomini di cultura che difendono il Franchi suggerisco di dare un’occhiata al monumento originale, come appare dalle foto d’epoca. Linee purissime, pochissimi orpelli e abbellimenti, un’immanente razionalità. Di cosa ha bisogno Commisso è altrettanto chiaro, uno stadio più moderno che rappresenti anche una fonte di reddito. Il problema è complicato ulteriormente dal fatto che, se abbandonato, lo stadio potrebbe cadere in rovina.
Che fare quindi? A questo proposito va ricordato che Commisso stesso aveva proposto di costruire accanto al Franchi un nuovo stadio nella zona attualmente occupata dallo stadio di atletica dedicato a Luigi Ridolfi, che è del 2001. La mia proposta parte da una diversa utilizzazione dell’area Ridolfi, ma non nel senso suggerito da Commisso. Due stadi dedicati al calcio l’uno accanto all’altro non avrebbero senso e apparirebbero assurdi.
Più semplice e intuitivo è invece secondo me sfruttare l’area Ridolfi per dare a Commisso i volumi commerciali e i parcheggi di cui ha bisogno. Si dovrà pensare a una struttura a più piani, compreso l’interrato, dalla quale si godrebbe anche una splendida vista sul Franchi. Quest’ultimo dovrebbe essere riportato alle forme originali, con l’eliminazione di tutti gli aggiustamenti successivi a cominciare da quelli di Italia ‘90. Non credo che sarebbe scandaloso prevedere, assieme con la sanificazione e il ripristino del cemento, una copertura totale della struttura, così come altre comodità per gli spettatori. La pista di atletica potrebbe essere reintegrata, e pazienza se la vista del campo non sarebbe ideale. Le imprese di Baggio, Antognoni, De Sisti e dei ragazzi di Bernardini sono state ammirate anche con l’ostacolo visivo della pista di atletica e nessuno aveva da ridire.
Sono convinto che in questo modo tutte le parti si potrebbero dire soddisfatte: gli amanti dell’architettura e del bello, così come il presidente e i tifosi della Fiorentina. E per di più con budget limitati rispetto a quelli attualmente immaginati. Non si distrugge nulla, si aggiunge accanto allo stadio un nuovo volume che si spera architettonicamente ne sia all’altezza. Attendo commenti.
di Ludwigzaller

Di
Redazione LaViola.it