Il blog di Ludwigzaller
Il blog di Ludwigzaller: Mickey Mouse
Ero abituato a veder nero e a coltivare il pessimismo e l’inquietudine. A crogiolarmi nell’incertezza, considerando il dubbio una sorta di condizione naturale. Dubbi ed inquietudini che la cultura americana non ammette. Persino i più grandi filosofi americani sono concreti e pragmatici, in America non può nascere un Heidegger. Lo stesso Frank Zappa, uno dei più grandi musicisti del secolo scorso, ci ha dato una musica ricca di fantasia, energia e positività. Di questa attitudine culturale americana Mickey Mouse è il simbolo. Nato col nome di Mortimer come un ragazzo di strada, uso a lanciare mattoni, Mickey si trasforma nell’eroe integerrimo che con l’intelligenza, l’astuzia, la costanza, l’audacia supera ogni ostacolo, assicura i criminali alla giustizia, garantisce l’ordine e la vita serena dei cittadini. Che poi i disegnatori italiani come Scarpa si siano invece innamorati del personaggio opposto di Paperino, sfortunato personaggio da commedia all’italiana, è un altro discorso.
Nella mia immaginazione, nonostante la sfortuna che lo colpisce regolarmente, Giuseppe Rossi è Topolino, l’eroe americano romantico. Quando la Fiorentina si interessa a lui, dopo il grave infortunio subito in Spagna, Rossi è impegnato nella impresa straordinaria di un recupero destinato a rimanere negli annali della medicina sportiva. Si allena in palestra con impegno inesauribile e speranza nel futuro. Nel giro di un anno completa un programma di riabilitazione che normalmente richiede due anni e a giugno è pronto per inserirsi nella squadra di Montella. Al culto del lavoro unisce una vita semplice. Le foto di Instagram ce lo mostrano al pub, mentre festeggia il compleanno, in compagnia degli amici e di una fidanzata che non è la solita ragazza copertina con cui amano accompagnarsi i calciatori, ma una donna vera.
Da quando la Fiorentina gioca secondo i dettami del calcio spagnolo di Guardiola, la scelta del centravanti non è stata semplice. Il giocatore che occupa il centro dell’attacco deve essere estremamente dotato tecnicamente, capace di dialogare con i compagni, ma non privo del senso del goal. Collocato da Montella in una posizione particolare, al limite dell’area con licenza di entrarvi quando era il caso, Rossi incomincia a sorprendere e a tormentare i portieri con i suoi tiri imprendibili che partono da lontano, quando non chiede il triangolo a Borja Valero. Eccellente anche nelle ripartenze, nelle quali fa spesso coppia con Cuadrado, mostra il meglio delle sue doti nel 4-2 alla Juve e diventa a natale capocannoniere. Il resto è noto, perché ogni tanto anche di fronte alla positività e all’ottimismo degli eroi americani si parano eventi inaspettati, nei quali si manifesta l’invidia degli Dei. È la sfortuna di Achab, di Gatsby, del giocatore di baseball protagonista del romanzo di Malamud Il migliore.
Lo rividi con Sousa impiegato sulla linea di centrocampo, una scelta francamente incomprensibile, poi liquidato senza il riguardo dovuto al campione. L’ultimo capitolo è l’infortunio al crociato che avrebbe potuto chiuderne la carriera, salvo che ad essere interessato è l’altro ginocchio, non quello martoriato dalle operazioni. Il suo vecchio agente, Pastorello, ha fatto dichiarazioni di avvicinamento alla Fiorentina. Mi rendo conto che è utopia, ma mi renderebbe felice rivederlo a Moena.
di Ludwigzaller