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Il blog di Ludwigzaller

Il blog di Ludwigzaller – Galline

Gallina

Che nesso c’è tra la gallina al guinzaglio di Vendrame o il gatto di Cerci e le teorie relative alla diffusione del Covid-19? Ce lo spiega Ludwigzaller

Incomincerò questo post citando, come uno storico dovrebbe sempre fare, le fonti.

1. Meroni è il primo calciatore italiano a sfidare il suo tempo portando capelli lunghi, baffi e barba incolta (tanto da guadagnarsi il soprannome di “Calimero”): in campo porta i calzettoni abbassati, fuori dal campo veste abiti estrosi che lui stesso si disegna, gira su una vecchia Balilla e spesso compare con una gallina o una capra al guinzaglio” (Corriere della Sera, 13 ottobre 2017).

2. Pagliari, una stagione dopo, vive l’ultima annata in riva all’Arno giocando perlopiù da ala e regalando spettacolo dentro ma soprattutto fuori dal campo: dalla “giacca obbligatoria” cucita sopra l’inconfondibile eskimo da rivoluzionario marxista alle voci che lo dipingevano mezzo alticcio sul Ponte Vecchio con una gallina al guinzaglio (Pensolibero.it, 13 novembre 2016).

3. Portare al guinzaglio un cane è la normalità. Fare la stesso con un gatto invece… È quello che è successo ad Alessio Cerci, prima di entrare in un noto ristorante in zona Porta San Frediano. Scena vista una decina di giorni fa, con gli automobilisti che si sono fermati per assistere alla curiosa passeggiata (La Nazione, 18 ottobre 2011).

4. Vendrame rappresenta uno dei più grandi talenti inespressi che il calcio italiano abbia prodotto negli anni settanta. Leggendarie sono le sue stravaganze, dalle grandi bevute prima  delle sue migliori prestazioni, alla gallina portata a passeggio con il guinzaglio” (Storiepallonare.blogspot.com, 1 settembre 2011).

Le quattro fonti disegnano il ritratto di un giocatore trasgressivo, che porta i capelli lunghi, l’eskimo, ha idee politiche rivoluzionarie, in campo ha qualità ed estro, anche se non sempre ben sfruttati, e come gesto estremo si presenta in pubblico con una gallina al guinzaglio. Che cosa c’è di vero? A mio parere poco o nulla.

In passato, e senza la possibilità di fare i necessari controlli, si credeva che le streghe andassero in volo al sabba dopo essere uscite dal corpo, si pensava che l’imperatore Costantino avesse donato al Papa il dominio del mondo cristiano, che gli untori avessero diffuso la peste e che ovunque fuori d’Europa i selvaggi praticassero il cannibalismo. Si poteva immaginare che i cambiamenti tecnologici avrebbero mutato questo stato di cose, ma non è andata così, alla crescita delle fonti ha corrisposto un intensificarsi e un moltiplicarsi delle false notizie incontrollabili.

Abbiamo letto così in questi giorni in rete che il virus cinese si era propagato all’uomo in seguito a un pasto a base di pipistrello, che a creare il virus in laboratorio sono stati degli scienziati, che si tratta di un complotto massonico o di un tentativo di instaurare un nuovo ordine nel mondo. Sono state date spiegazioni religiose e si è parlato di ribellione della natura. La stessa confusione regna quando si parla di strategie terapeutiche, del comportamento del virus, o dell’uso dei guanti e delle mascherine. A ben vedere nessuna di queste ipotesi ha più solidità delle storie di Vendrame o Meroni che portano a spasso una gallina al guinzaglio. 

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