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Il blog di Ludwigzaller

Il blog di Ludwigzaller – Controcorrente

  • Ludwig

Il metodo storico-critico del blog di Ludwigzaller

Mi fermo un attimo, con l’intento di descrivere il metodo storico-critico che sta alla base del blog, ne crea l’identità e suscita le proteste o le reazioni indignate degli hater. Non ha niente di ingenuo o di improvvisato, premetto. Ho fatto e continuo a fare un mestiere che richiede intelligenza e accortezza. Nel mio mestiere un’abilità molto ricercata e apprezzata è saper dire cose nuove e non dette. Possiamo estendere questa considerazione alla scienza in generale. Il cambiamento scientifico si verifica quando lo scienziato trova qualcosa che non era ancora stato detto dagli altri. Ogni ricerca seria (si potrebbero fare centinaia di esempi) nasce dalla decisione di andare controcorrente. È il metodo utilizzato dai grandi scienziati come Darwin o Galileo ma anche dai tanti anonimi scienziati che oggi lavorano alle ricerche sul Covid.

La mia prima grande frizione con chi commentava sui blog si verificò quando dissi che secondo me Mario Gomez non era il giocatore più adatto alla Fiorentina. Era capriccio o voglia di stupire? Niente affatto. In quel periodo si discuteva molto della necessità di avere centravanti che legassero il gioco secondo il modello del falso nove. Quella Fiorentina aveva avuto un eccellente falso nove, Jovetic. L’idea di sostituirlo con un giocatore meno tecnico e diverso anche sul piano fisico non mi piaceva. L’investimento per Gomez mi pareva eccessivo. Quei soldi secondo me si potevano risparmiare acquistando se mai un giovane. L’idea parve scandalosa, assurda e un certo numero di odiatori professionisti decise di farmela pagare. L’aspetto paradossale di quelle polemiche è che tutti conoscevano i limiti di Gomez, ma non se ne poteva parlare. La coppia Gomez-Rossi imponeva poi il 3-5-2, per gli stessi motivi per cui oggi impone questo schema Ribery. Era a rischio la posizione di Juan Cuadrado come esterno alto che si era già visto essere la migliore. 

Ho davvero fatto fatica a contenere attacchi ineleganti e offensivi. Nella realtà le cose andarono diversamente. Gomez si infortunò, la Fiorentina fece un eccezionale girone di andata con Rossi come falso nove, ma Gomez non dette mai la sensazione di sapersi inserire nel gioco. Dunque già allora esistevano gli hater e le polemiche erano furibonde. 

Sono passati gli anni. Di nuovo sono stato costretto a segnalare che secondo me qualcosa non andava, non per spirito polemico o per protagonismo, ma perché così sentivo, anche se l’opinione corrente era un’altra. È accaduto quando nel dicembre 2019 la Fiorentina decise di sostituire Montella con Iachini. Io pensavo che quella decisione fosse stata troppo affrettata. A dicembre un’eventuale retrocessione è ancora lontanissima, non ha senso parlarne. Tanto è vero che Sassuolo e Verona, che pure avevano solo due o tre punti di vantaggio su di noi, si sono guardati bene dal licenziare i rispettivi tecnici. Coglievo in quella decisione una pericolosa rinunzia alle ambizioni e al gioco. L’idea era che una Fiorentina di basso livello doveva badare solo a non retrocedere. Anche in questo caso il tempo credo abbia fatto giustizia. Quel gioco povero di Iachini e quei giocatori acquistati a gennaio ci hanno portato oggi a lottare per non andare in Serie B. Ciò non ha impedito ad alcuni di criticarmi in forme indegne e offensive. 

La questione è destinata ad andare avanti se non scegliamo il giusto allenatore. La mia sensazione è che Gennaro Gattuso non sia la persona adatta e che se la Fiorentina lo ingaggia, anziché puntare su Italiano o su De Zerbi, avremo nuovi guai. Intanto gli hater si sfogano con i loro insulti, ma questo credo sia il destino di chiunque non va secondo corrente. 

di Ludwigzaller

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