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Il Blog dei Tifosi – Le lunghe lunghe vacanze di Natale

Le “vacanze di Natale” forzate e il conseguente mercato potrebbero rappresentare la svolta della Fiorentina. Ma, secondo Rocco54, questa svolta difficilmente avverrà

Quando ero bambino io i balocchi non erano tantissimi. chi ce li aveva, a meno che non volesse fare l’emarginato, doveva metterli a disposizione anche degli altri. Era sottinteso che non dovevano essere rubati ma nemmeno rotti. Il miglior “fornitore di balocchi”, almeno dalle nostre parti, non era Babbo Natale ma una vecchia che volava su una granata, la Befana. Figlio unico di genitori che mi avevano avuto a quarant’anni, la mamma faceva a meno di qualche profumo per comprarmi i balocchi che desideravo (non tutti a dirla tutta, per esempio il fucile Winchester mannaggia non l’ho mai avuto). Mi piaceva dividere i miei balocchi con gli altri, compreso i palloni ovviamente da calcio, ma ricordo anche che diverse volte, quando si litigava, ho preso il mio pallone e sono andato a casa: fine della partita.

Dopo la partita col Milan sono iniziate per la Fiorentina le lunghe lunghe vacanze di Natale, all’incirca una cinquantina di giorni. Pochi, tanti? Dipende, anzi, dipenderebbe. Dalla volontà di Commisso. Lui e soltanto lui potrebbe trasformare questo insolito intervallo di tempo in qualcosa di positivo, se solo lo volesse. Ma noi tifosi viola non siamo come Rocco54 bambino, che aspettava sì il regalo o i regali dalla Befana, ma in fin dei conti non erano sorprese e se lo erano quei regali erano ancora più belli di quelli che aveva chiesto. No, noi non abbiamo questa fortuna, da decenni ormai. Se chiediamo un trenino Lima con cinque vagoni è grassa se ci arriva un trenino “cinese” con due e che sta a malapena sui binari.

Abbiamo chiuso questo poco più di terzo di campionato con già sei sconfitte (anche se non tutte meritate), in una posizione di classifica da squadra mediocre. Nulla di male se fossimo reduci da una quasi retrocessione, invece siamo una squadra che ha agguantato l’ultimo biglietto per l’Europa. Questo agguantare l’Europa ci ha fatto sperare che la proprietà avrebbe confermato i suoi pezzi migliori e avrebbe rinforzato la Viola dove è carente. Ma questo non è avvenuto. La Befana ha passato la mano a un Babbo Natale che consegna solo mattoncini, non i Lego ma quelli veri.

Paghiamo questa mediocrità perché mediocre è la gestione della società viola. Un proprietario che, oltre a spendere meno di quello che potrebbe, non sa “giocare” al calcio italiano, non ha ancora capito come funziona il calcio di casa nostra, la politica vera e quella del calcio. Allo stesso modo, Joe Barone non è adatto a ricoprire la propria carica secondo me. Come possiamo pretendere di avere un allenatore e buona parte di giocatori da parte alta della classifica, se non abbiamo chi li sa scegliere?

Le cose buone ottenute finora sono nate per caso, come la penicillina nata dall’osservazione della muffa da parte di Fleming:

  • Terracciano, pur coi suoi limiti, si è confermato per il secondo anno migliore dei portieri che la società aveva scelto come titolari;
  • Terzic, ruggine a parte, si fa trovare sempre pronto per sostituire “il capitano”;
  • Quarta ha superato il lungo periodo di panchina, e ha convinto (quasi) tutti sulla sua reattività, dote quasi del tutto inesistente nell’intero reparto;
  • Amrabat, nonostante non sarà mai un regista, è cresciuto in autostima e sta dimostrando cose importanti;
  • Ikoné (che io stesso ho “maledetto” più volte) ha dei lampi di follia che fino a poche settimane fa non vedevamo;
  • Kouame è stata una sorpresa gradita. È fondamentalmente un “ciabattone” nel senso buono del termine, naif, capace di sciupare come inventare: istintivo, ma uno dei pochi che può cambiare la partita;
  • Barak è un animale atipico. Meno veloce ma dal sinistro educatissimo come Ilicic. Se attorniato da gente che come lui dà del tu al pallone, può fare e fa cose raffinatissime.

Poi ci sono le magagne, forse troppe da elencare, la più impellente è il caso-Gonzalez. A tal proposito ciò se ne diranno di tutti i colori, ma io mi limito a ripetere – per adesso – quello che già ho espresso: ci sta “prendendo per le mele” come hanno fatto altri che l’hanno preceduto, inutile fare nomi che tutti conosciamo.

Babbo Natale o la Befana, che si mettano d’accordo, dal momento che non ci aspettiamo da loro grandi cose, dovrebbero portarci almeno un regalo inconsueto: il piccolo staff, uno scatolone che contiene ex viola che hanno dato lustro alla maglia, che insegnino ai nostri calciatori non dico l’ABC ma senz’altro il DEF, cioè provare provare provare a tirare in porta da tutte le posizioni con entrambi i piedi e con la testa, perché la porta sembra quasi un tabù ma che dobbiamo infrangere. Che insegni a battere i falli laterali, a smarcarsi, a triangolare, a capire cos’è un orologio (visti gli errori che facciamo quasi sempre sul finale di partita), e infine… che insegnino a rispettare i tifosi, perché sono i tifosi che fanno la Fiorentina.

di Rocco54

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