La prima parte della stagione dei viola è stata molto positiva. E allora perché non osare diretti al sesto posto? È possibile?
Da giovane mi piaceva andar per sentieri, su in montagna. Niente scalate, al massimo qualche facile ferrata. E andavo da solo, perché mi gustavo di più l’impresa.
Una volta, in Val Badia, avevo puntato quella cima ardita del Sassongher. che nonostante l’aspetto minaccioso e inaccessibile, ha una vetta raggiungibile aggirandola, attraverso un sentiero impervio ma fattibile. Duemilasettecento metri, tre ore secondo le guide.
Un pomeriggio, dopo pranzo, volli cominciare a ispezionare l’inizio del sentiero. Per averne un’idea e programmare l’ascensione per i giorni successivi, anche se era anche un tempuccio che consigliava prudenza.
Cominciai da Colfosco, risalendo l’ampia valle Stella Alpina. A un certo punto, sulla destra inizia la via per il Sassongher attraverso una cengia che sale repentina. Ora torno indietro, mi dicevo ogni tanto. Ma poi non sapevo decidermi a rientrare e andavo sempre un po’ più avanti. Cominciavo a trovare degli escursionisti che stavano scendendo e mi guardavano con una certa sorpresa per il fatto che stessi salendo a quell’ora, e con quel tempo incerto. Ma io andavo avanti, finché giunsi all’inizio di un tratto di via ferrata. Lì, ebbi un attimo di incertezza, ma la vetta già si vedeva, la tentazione era ormai invincibile, e prosegui. Perché sprecare tutta la fatica che avevo già fatto?
E quindi quel tentativo di ricognizione divenne un’opera compiuta, sebbene già quasi all’imbrunire, su quella cima dove ormai non c’era più nessuno. Tornai in albergo sotto un po’ di pioggia, mentre stavano già servendo la cena. Raramente ho cenato con più soddisfazione e dormito più saporitamente.
Così la Fiorentina quest’anno è partita con circospezione, senza grandi progetti. Lungo il cammino, ha visto che le cose potrebbero mettersi meglio del previsto e che andare avanti, in fondo, è possibile e gratificante.
E allora perché non osare? Perché non cercare di concludere l’impresa, anche se non lo si era programmato e ci vorrà un sacrificio un po’ maggiore di quello che era stato preventivato? Un sesto posto è possibile, come la cima del Sassongher.
di Paolotto
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Di
Redazione LaViola.it