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Il Blog dei Tifosi – Il giro della morte

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Come in una corsa dei 400 metri, la Fiorentina si trova al “giro della morte”. Il traguardo è a un passo, manca solo lo sprint finale

I 400 metri piani, gara di atletica definita come “giro della morte”. Finita l’ultima curva, inizia il rettilineo di arrivo, inevitabilmente volgi leggermente lo sguardo a destra e a sinistra per vedere dove sono gli altri atleti, sempre troppo vicini, mentre l’acido lattico intorpidisce i muscoli, la respirazione si fa più frequente ed il cuore ti pulsa nella gola, ma sai che non puoi mollare, sai che quegli ultimi metri, sono quelli dove ti giochi tutto, e devi cercare di superare la stanchezza e trovare tutte le energie residue per raggiungere il traguardo.

Trovare una analogia tra una gara di atletica ed un campionato di calcio è un esperimento arduo, ma, il comune denominatore potrebbe essere nello spirito sportivo ed in quel senso della competizione, che è comune a tutti gli sport.

La Viola, si trova ora nel rettilineo finale, e in questa analoga situazione, stanca un pò appannata, con i muscoli indolenziti, il respiro affannoso e il cuore palpitante, ma ancora, credo, con l’orgoglio di non voler cedere e di trovare le ultime risorse per un obbiettivo che non era certamente preventivabile all’inizio!

Le occasioni, per essere in una posizione più tranquilla ci sono state, tante, e molte sono state sprecate, altre sono state sfruttate magari in maniera un pò fortuita, ma sostanzialmente con merito.

Inutile farne un elenco, tutti le conoscono e tutti le hanno considerate!

Ma questa è la Fiorentina, capace di giocare partite ad alto livello, e, come sempre accaduto, cadere rovinosamente in altre che apparivano relativamente più alla portata dei “nostri eroi”.

Non voglio guardare indietro, non mi interessa la vicenda del serbo, discutere del passato è un modo sciocco per non pensare al futuro, oggi il nostro futuro è Cabral, e sono felice che ci sia.

Dovrà ancora ambientarsi, prendere confidenza con questo campionato, probabilmente anche entrare nelle grazie di Italiano, il quale sembra faccia poco per aiutarlo.

Ma è caparbio, corre e aiuta la squadra, ed in ogni caso la sua faccia pulita, il suo non voler essere “prima donna”, il non rivolgersi ai compagni, con la strafottenza, di chi lo ha preceduto, rappresenta una caratteristica che me lo rende simpatico, e credo anche, che nel futuro prossimo, sarà una piacevolissima sorpresa!

Abbiamo anche la consapevolezza che l’organico così composto, non è in grado di affrontare una competizione europea, sarebbe chiedere troppo, e qua entra in scena il buon Rocco, e le decisioni che sta prendendo.

Se stanco di questo mondo ha deciso di lasciare, allora non potremmo aspettarci molto, se al contrario il suo silenzio è sinonimo di una rivalsa, allora sarà un’estate interessante, soprattutto se contagiato dall’orgoglio di questa squadra!

Ma ora, a 180 minuti dalla fine come nel “giro della morte”, non è permesso trovare scusanti, devi dare tutto, devi sentire il dolore, rispettarlo, ma non farli prendere il controllo e lottare oltre i limiti.

Nessuno sa come finirà, ma tutti sappiamo che la discriminante sarà rappresentata solo dal modo di giocare.

I giocatori lo sanno o devono saperlo che giocare nella Fiorentina non è come giocare in altre squadre, (mi torna in mente qualcuno) e se daranno tutto quello che ancora possiedono, se cercheranno di andare oltre i propri limiti, indipendentemente da quello che sarà, e da chi scenderà in campo, ed è questa la differenza, saranno amati e rispettati.

di Gianniki

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