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Blocco degli stipendi, liquidità dei club: oggi riunioni per decidere

Tommasi-aic

La Juve ha fatto da apripista, ma gli altri club cercano soluzioni: salari di febbraio (e gennaio) da pagare, la mancanza di fondi e non solo.

LAic oggi aspetta il documento della Serie A nel quale sarà annunciato il congelamento dei salari da marzo fino a data da destinarsi. Tommasi ha in programma un meeting con il numero uno della Lega Dal Pino, mentre alle 14 è fissato il consiglio direttivo con tutti i rappresentanti Aic collegati. Tra questi anche Giorgio Chiellini, colui che ha dato un contributo chiave per trovare l’intesa tra la squadra e i dirigenti bianconeri. Facile immaginare che il capitano juventino esporrà la bontà di questa linea. Verrà recepita dall’associazione e consigliata? Possibile anche se l’Aic prima vuole capire cosa ne sarà del campionato. Di certo i presidenti si aspettano un’indicazione e la analizzeranno già stasera in una riunione fissata alle 19. C’è il desiderio di agire in fretta, scrive Il Corriere dello Sport.
CONGELAMENTO. I club sostengono che il congelamento degli stipendi sia necessario perché un po’ tutti hanno problemi di liquidità e dunque pagare, senza avere introiti per esempio dal botteghino, gli emolumenti a dipendenti che se ne stanno a casa, non è facile. Il documento inviato all’Aic vuole evitare che i calciatori non stipendiati possano mettere in mora le società (ottenendo lo svincolo) e vuole scongiurare pericoli per l’iscrizione al prossimo campionato o penalizzazioni. Chi non salda gennaio, febbraio e marzo entro il 30 maggio e non corrisponde aprile e maggio entro il 22 giugno ha infatti punti in meno in classifica.

MOSSA NON GRADITA. La Lega comunque non ha la facoltà di procedere al taglio e, anche se arriverà a un’intesa con l’associazione dei calciatori, gli accordi andranno sottoscritti dalle 19 rimanenti formazioni, anzi dai singoli tesserati. Piuttosto in via Rosellini e nelle sedi degli altri club non tutti hanno accolto positivamente la… fuga in avanti bianconera perché, sostengono, che il messaggio potrebbe essere equivocato in un momento di discussione con i broadcast sui contratti tv. Secondo loro bisognava agire di sistema, ma ormai è tardi. 

PAGATE FEBBRAIO. L’Aic è consapevole che un sacrificio serva e ritiene che il mese e mezzo di salario lasciato sul tavolo dagli juventini sia una rinuncia equilibrata, soprattutto perché altri due mesi e mezzo saranno pagati da luglio in poi (finiranno nel bilancio bianconero 2020-21). L’associazione dei giocatori sa che la Juve aveva bisogno di fare in fretta e che in altri club sarà più complicato raggiungere un’intesa in tempi rapidi soprattutto perché ci sono più calciatori in scadenza di contratto al 30 giugno. Quelli non potrebbero spalmare i due mesi e mezzo di stipendio sulla stagione successiva. Di certo, però, i calciatori sono pronti a chiedere che almeno sia pagata la mensilità di febbraio visto che diverse società non hanno provveduto ancora a farlo e alcune avrebbero addirittura da corrispondere quella di gennaio. E a proposito di quella di marzo verrà fatto notare che tra gare giocate, allenamenti, quarantena (equiparata a una malattia) e ferie, tutti hanno maturato il diritto di riscuoterla.

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