Intervista all’ex allenatore della Dinamo Zagabria sul portiere croato che piace alla Fiorentina
La Fiorentina è alla ricerca di un portiere per la prossima stagione e l’ultimo nome accostato è quello di Dominik Livakovic, 28enne della Dinamo Zagabria reduce da un Mondiale e da una Nations League da protagonista. Il croato ha una clausola rescissoria di 10 milioni e il contratto in scadenza nel 2024, che lo rendono appetibile a diverse squadre, tra cui anche il Villarreal. Per conoscerlo meglio, LaViola.it ha contattato l’attuale allenatore del Trabzonspor, Nenad Bjelica, che lo ha allenato tra il 2018 e il 2020 alla Dinamo:
Che ricordo ha di Livakovic e come commenta la possibilità di un suo trasferimento a Firenze?
“Ho allenato Livakovic per 2 anni alla Dinamo Zagabria ed è diventato titolare della nazionale in quel periodo. E’ diventato uno dei portieri più importanti del calcio croato. Non so se è arrivata un’offerta dalla Fiorentina, ma se lo dovessero acquistare farebbero un grande affare: è un ragazzo stupendo e un professionista esemplare. Al Mondiale e in Nations League ha dimostrato di essere tra i 5-6 portieri al mondo. Negli ultimi anni è stato uno dei giocatori più importanti della Dinamo Zagabria e con lui sono stati conseguiti dei risultati storici. In pochi hanno avuto questo livello nelle ultime stagioni”.
A 28 anni può essere arrivato il momento giusto per trasferirsi in uno dei top 5 campionati europei?
“Pagare tanti soldi per un portiere non è facile e per quello credo che non sia riuscito ancora a lasciare la Croazia. Ha avuto sempre offerte di squadre importanti, ma nessuna di 10 milioni, ovvero il valore della clausola. Quest’anno è diverso perché entra nell’ultimo anno di contratto e credo che la Dinamo sia disposta a trattare. Ricordo che lo voleva il Montpellier aveva offerto 6,5 milioni, ma lui ambiva a una squadra più importante. Se questa offerta della Fiorentina è seria, penso che la prenderà in considerazione”.
Quali sono le sue caratteristiche?
“Nel gioco con i piedi è migliorato molto negli ultimi 4 anni, ma il suo punto di forza è la reattività: è difficile fargli gol. La sua qualità più grande è la rapidità sulla linea di porta”.
Qualche anno fa aveva detto di lui che era molto sensibile alle critiche: lo vede cresciuto anche sotto questo aspetto?
“Adesso è più esperto, in passato aveva qualche problema con le critiche, i giornali, ma ora è cresciuto ed è diventato un portiere molto forte anche a livello mentale. Ora la vive con più serenità. Con il Mondiale e la Nations League è cresciuto tanto. Noi professionisti dobbiamo essere pronti a essere criticati, non sarà un problema per Dominik”.
Com’è rimasto il rapporto tra di voi?
“Lo scorso anno mi ha invitato al suo matrimonio nonostante fossi l’allenatore di una squadra rivale come l’Osijek. Abbiamo un bel rapporto. Mi chiama sempre quando ha un’offerta per chiedermi un’opinione perché mi rispetta, stavolta non mi ha chiamato…Io ho cercato sempre di aiutarlo. Vedremo cosa deciderà per il suo futuro”.
A Firenze troverebbe il connazionale Brekalo: che idea si è fatto di lui?
“Nei primi 6 mesi della stagione non ha giocato al Wolfsburg e poi è arrivato a Firenze, una piazza difficile. Credo che si sia adattato alla città e la prossima stagione dimostrerà il suo valore”.
Di
Mattia Zupo