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Rassegna Stampa

Bivio Fiorentina: le coppe possono rilanciare le ambizioni viola

Italiano

Campionato deludente mentre le coppe possono ancora salvare la stagione della Fiorentina: a partire da giovedì sera a Plzen

Appena spento l’eco dei tre fischi finali dell’Allianz Stadium, un interrogativo si rincorreva da una postazione all’altra: ma qual è la vera Fiorentina. Quella pimpante, determinata e vigorosa che mette sotto l’Atalanta in coppa Italia, come del resto ha fatto nella ripresa; oppure quella spenta avvitata su se stessa della prima frazione. O meglio, quella a singhiozzo che per la prima volta nella sua storia non è riuscita a fare punti, in campionato, contro Inter, Milan e Juve? Scrive La Nazione.

Enigma non da poco, perché le possibilità di accedere alle prossime competizioni europee attraverso il campionato si stanno riducendo. Non solo perché non arrivano punti, ma perché quelle davanti, pur non brillando, fanno risultato quando occorre. Sono i numeri a dirlo e il confronto, tra l’altro, con la Juventus amplifica i rimpianti di quello che poteva essere e che invece non è stato. Italiano ha ragione («Siamo andati 4-5 volte a pochissimo dal pari.

Se ci manca qualcosa, è proprio questo», il succo del concetto a fine partita), ma è un ritornello che amplifica il rammarico, per essere morbidi, legato alla ’continuità’.

Alle prestazioni non corrispondono risultati, tanto che nelle ultime dieci partite la Fiorentina ha raccolto solo 9 punti

Pochini, visto che solo Lecce, Sassuolo, Frosinone e Salernitana hanno fatto peggio. Dal 18 gennaio, data della semifinale di Supercoppa il ruolino di marcia – in termini di punti – è stato un percorso a ostacoli, impreziosito dal passaggio del turno in Conference e dalla scintillante gara di andata di Coppa Italia contro l’Atalanta. Per dare l’unità di misura su cui fare riferimento bisogna prendere proprio la Juventus che nello stesso arco temporale ha messo insieme un solo punto in più degli uomini di Italiano.

Tra l’altro senza l’impegno nelle coppe. Ecco perché il ko di ieri fa più male di altri. Ora però la Fiorentina è padrona del suo destino per quanto riguarda l’Europa: sia attuale che futura. Energie e risorse devono essere convogliate in una unica direzione, perché su gara unica (o meglio, andata e ritorno) i viola si trasformano e raddoppiano energie e motivazioni. Non è un aspetto volontario, ma dettato dalla consapevolezza che in Europa comunque si può. Come in Italia, intesa Coppa.

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