Da Matos Ryder a Babacar, passando per Bernardeschi. Quella covata di giovani di belle speranze sta finalmente sbocciando a suon di gol. Il brasiliano è utile alla causa di Montella, mentre gli altri due attaccanti stanno incantando in Serie B. Babacar non è agli esordi nella categoria e si vede. Più malizioso ed esperto, capocannoniere del torneo non a caso. Qualità infinite e potenziale illimitato (Prandelli docet), un carattere da tenere a bada ed ancora tanto da maturare a livello psicologico. Bernardeschi, invece, era il capitano della Primavera fino a pochi mesi fa. Catapultato all’improvviso nel calcio dei grandi, non sembra aver accusato alcuna difficoltà. Quattro gol e due assist con la maglia del Crotone ed i riflettori che si sono accesi su di lui. Ma in Serie B c’è un altro ex Primavera viola che sta facendo molto bene con la maglia dell’Avellino. Il terzino Luca Bittante è ormai un titolare di Rastelli, che in questa stagione lo ha già mandato in campo quattordici volte. Lui si unisce a questi ex compagni che stanno emergendo e LaViola.it lo ha intervistato in esclusiva.
Luca, partiamo dalla tua avventura ad Avellino. A Firenze i tifosi ti seguono con grande interesse. Come stanno andando le cose a livello personale e di squadra?
“Fa piacere sapere che molte persone seguono la mia stagione. A mio parere questa prima annata in Serie B sta andando alla grande sia a livello personale, visto che sono quasi sempre stato schierato da titolare, che per la squadra. Ci stiamo togliendo delle belle soddisfazioni di giornata in giornata”.
Dalla Primavera della Fiorentina al calcio professionistico. Che differenze hai notato?
“Sicuramente la differenza più grande è il maggior agonismo che c’è in campo. Ogni domenica i punti sono fondamentali per un andamento positivo da parte di tutto l’ambiente. A livello giovanile non c’è tutta questa cattiveria agonistica”.
Della tua Primavera faceva parte Matos Ryder. Immaginavi che potesse ritagliarsi uno spazio in prima squadra già quest’anno?
“Si, assolutamente. Che avesse delle grandi qualità si vedeva anche quando giocavamo in Primavera, l’unica cosa che mi ha sorpreso è stata la continuità. Non me lo aspettavo così”.
Ce lo puoi descrivere dal punto di vista caratteriale?
“E’ il classico brasiliano che porta allegria alla squadra. A noi faceva superare i momenti difficili dentro lo spogliatoio. Mi fa piacere vedere che si sta togliendo tutte queste soddisfazioni”.
Un altro che si sta ritagliando uno spazio importante in Serie B è Babacar. Che cosa ci racconti di lui?
“Baba è un altro giocatore straordinario. A Modena sta facendo la differenza ed è anche il capocannoniere del campionato. Ero certo che potesse diventare un ottimo giocatore, le sue qualità le abbiamo viste tutti anche a Firenze, anche se era giovanissimo”.
Di quel gruppo faceva parte anche Bernardeschi, che è forse quello che ha accelerato di più i tempi. Sabato ha fatto una bella doppietta. Secondo te ha i numeri anche lui per essere protagonista?
“Anche lui è un ragazzo con grandi qualità. Ha numeri pazzeschi e ti può risolvere la partita con una giocata straordinaria. Da quando giocavamo insieme è cresciuto in maniera esponenziale sotto l’aspetto della maturità e dell’atteggiamento”.
Ti senti ancora con qualcuno della vecchia Primavera?
“Mi sento spesso con Paolo Rozzio, poi anche con Panatti e Baccarin. Poco tempo fa sono stato con Iemmello nella nazionale di Serie B, eravamo in camera insieme e abbiamo parlato della Fiorentina, di quanto sia migliorata in questi ultimi anni”.
In un’intervista rilasciata a LaViola.it, Federico Carraro ha dichiarato che si aspettava di più da Taddei e Camporese. C’è qualche tuo ex compagno che credevi potesse arrivare più in alto?
“Credevo anch’io che Taddei potesse essere già pronto per giocare in categorie superiori…”.
Passiamo alla prima squadra. Impressionato dalla Fiorentina di Montella?
“Montella sta facendo un grandissimo lavoro da quando è arrivato alla Fiorentina. La squadra gioca in maniera fantastica, pratica il miglior gioco d’Italia e sono felice che molta gente abbia ritrovato l’entusiasmo che si era un po’ perso negli ultimi anni”.
C’è un giocatore della Fiorentina con cui ti piacerebbe particolarmente giocare ed allenarti?
“Borja Valero! Ogni volta che guardo la Fiorentina lui mi incanta per la semplicità con la quale gioca. Accarezza la palla in maniera straordinaria. Vorrei proprio provare ad essere in campo insieme a lui”.
Sogni un ritorno a Firenze (essendo in comproprietà con l’Avellino)?
“Sarebbe bellissimo. Spero un giorno di poter tornare a giocare per una società ed una città che mi è entrata nel cuore”.
In conclusione, qual è il tuo ricordo più bello vissuto in maglia viola?
“Il ricordo più bello è sicuramente la vittoria in Coppa Italia Primavera con Renato Buso in panchina. Lui mi ha insegnato molto e ci ha condotti in un’annata che resta indimenticabile nel suo complesso”.
Di
Redazione LaViola.it