L’esterno gigliato ha risposto in merito alle tante critiche che ha ricevuto a Firenze da tifosi e stampa
Cristiano Biraghi durante la conferenza stampa di oggi ha parlato delle tante critiche che spesso ha ricevuto. Queste le sue dichiarazioni: “È un discorso che va avanti da anni. Per tanti tifosi e per tanti di voi io sono il cane da bastonare, questo non mi crea problemi: meglio io che un compagno che ne soffre. Ogni anno arriva qualcuno che mi deve rubare il posto. Io so chi sono, accetto anche di essere giudicato da chi non mi conosce. Ci sono stati giocatori molto forti, etichettati da voi e dai tifosi, che hanno sofferto tanto, non dimostrando quello che potevano, come Pjaca e Gerson, per fare due nomi. Io ho raggiunto un equilibrio negli anni: non mi esalto e non mi demoralizzo, fa parte del gioco e del nostro lavoro. Tante volte sono stato giudicato in maniera sbagliata. Anche quando le cose andavano bene sono stato tirato in mezzo. Per me non è un problema: se è il prezzo da pagare per la carriera che ho fatto, che vadano avanti”.
“Quello che conta è la Fiorentina -prosegue Biraghi–, che non merita la classifica degli ultimi anni. Una società così, che io reputo uno dei primi 5-6 club in Italia, non può salvarsi alle ultime giornate. Firenze non lo merita. L’importante è il collettivo. Io sono sempre stato sincero con la società: per me la Fiorentina è un punto d’arrivo. L’anno scorso e quest’anno qualche offerta ce l’ho avuta, ma sono stato in società e ho detto di declinare tutto perché non mi muovo. È l’ora di prendersi responsabilità con qualche altro compagno: dobbiamo far capire a tutti che non possiamo essere quelli degli ultimi anni. Vogliamo ricreare quello che c’era, noi siamo con l’allenatore e ci sono le condizioni per fare bene. L’appello che faccio è che si riparta tutti da zero: leviamo le critiche e andiamo tutti nella stessa direzione, è il momento di fare le cose per bene“, conclude l’esterno della Fiorentina.

Di
Niccolò Misul