Le parole del capitano della Fiorentina dopo l’1-1 di Bruges che vale la finale di Conference: “Ora portiamo a casa qualcosa”
Il capitano della Fiorentina Cristiano Biraghi ha parlato s Sky dopo la qualificazione alla finale di Conference: “C’è davvero grande unione, altrimenti questi risultati non li raggiungi. Due finali consecutive europee, una di Coppa Italia e peccato per Bergamo: solo con un gruppo unito lo fai. Con la Fiesole ho un rapporto particolare: ero insieme a loro nel giorno della tragedia di Davide e anche in quello di Joe. E’ un rapporto che va al di là di tutto”.
FINALE. “Adesso c’è euforia, ma c’è da giocarcela questa finale e l’anno scorso ci siamo scottati. E’ un traguardo importante, abbiamo grande voglia di vincerla. Dopo un percorso così, è giusto portare a casa qualcosa”.
FUTURO ITALIANO. “Non lo so, è un mese che il mister non parla perché è più agitato di noi. La cosa bella è che nel gruppo dobbiamo pensare a tante cose: è giusto che ci godiamo il mento e che lo faccia anche lui. Ogni anno lo facciamo invecchiare di 10 anni, tra poco c’ha 80 anni (ride, ndr). Pensiamo a quello che dobbiamo fare”.
DISCORSO PREGARA. “Pensavo di dover dire tante cose, ma mi è bastato vedere gli occhi di tutti. E’ da stamattina che nell’aria c’è grande concentrazione da parte di tutti, fino ai magazzinieri, per fare questa prestazione su un campo difficile. Non c’era bisogno di dire niente. Rigore Beltran? A Lucas do consigli, come ad altri giovani fortissimi che hanno un grande futuro. C’è poco da dirgli”.
Di
Redazione LaViola.it