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Biraghi: “Obbligati a credere all’Europa, stiamo facendo qualcosa di straordinario. Futuro…”

Cristiano Biraghi è intervenuto ai microfoni di RMC Sport. Queste le sue parole: “Abbiamo l’obbligo di credere all’Europa League. Ce lo meriteremmo per tutto lo sforzo profuso fino ad oggi e dobbiamo stare sul pezzo fino alla fine. Cercheremo di vincere le prossime due partite. Astori? Davide per noi era un punto di riferimento, è stata una perdita umana difficile da superare. A un certo punto ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti che dovevamo fare tutti qualcosa in più, come lui faceva in allenamento e in partita. In spogliatoio non c’è solo un rapporto professionale, ma tanti aspetti in più che creano un’atmosfera importante. Tuttavia, non dobbiamo fermarci qui: dobbiamo far sì che il gruppo cresca ancora”.

Pioli? Non spetta a me commentare la sua carriera: il mister ha ottenuto grandi risultati dovunque sia stato. È una persona eccezionale e col mondo del calcio c’entra davvero poco, perché ha dei valori che spesso vengono tralasciati in questo sport. Ci ha fatto crescere molto sotto l’aspetto umano. Pioli ha detto che sono il più migliorato? Lo ringrazio per le parole. Sono contento di aver fatto passi avanti, che il mister, come un po’ tutti, hanno visto i miei miglioramenti. Vado avanti e non mi fermo, perché devo ancora migliorare qualcosa. Ciclo futuro? Non sono cose di cui parliamo: nel calcio non si può mai sapere domani, figuriamoci l’anno prossimo. La nostra filosofia è sempre stata quella di lavorare duramente su ogni minimo particolare, giorno dopo giorno. Quest’anno è iniziato un ciclo nuovo, di solito dura più anni. Noi però ora siamo concentrati a chiudere bene questa stagione, stiamo facendo qualcosa di straordinario e sarebbe un peccato non riuscire a chiudere al meglio”.

Mio futuro? Io a Firenze sto bene: ho iniziato con l’evidente scetticismo di tanti, ho continuato a lavorare, ed è solo grazie a me, alla società e al mister se sono cresciuto. Parlare adesso di cose future mi sembra superficiale: abbiamo due partite importantissime, se ognuno di noi comincia a pensare al futuro mandiamo all’aria tutto. Ora pensiamo a domenica, poi ogni giocatore farà le sue valutazioni, ma non pensiamo pensarci adesso e vi assicuro che nessuno di noi lo sta facendo. Guardiamo solo classifiche e Coppa Italia per vedere chi potrebbe entrare in Europa”.

Rimpianti nella mia carriera? Chi vive di rimpianti è un morto che cammina. Ho sempre fatto quel che mi sentivo di fare, sbagliando da giovane e facendo cose più giuste più avanti. Certo, serve anche la fortuna. Però quel che ho fatto l’ho sempre fatto al massimo, è così che vivo la mia vita. Rapporto della squadra con i tifosi? All’inizio non eravamo una squadra ben vista da parte di tanti, perché non arrivavano i risultati che una piazza come la Fiorentina si merita e i tifosi, giustamente, non potevano essere soddisfatti. Ora siamo contenti che abbiano ricreato entusiasmo, e che l’abbia ritrovato anche la proprietà. Fa bene a tutti questo clima: dobbiamo mantenerlo”.

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