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Biraghi, Kayode e Ikoné: ora serve un cambio di passo dalle seconde linee

Palladino ha scelto quasi sempre formazioni diverse tra Serie A e Conference, con rendimenti molto differenti tra Italia ed Europa

Questione di rendimento. Al di là delle definizioni, delle «prime» e «seconde scelte» che Palladino respinge al mittente, sono il campo e, appunto, le prestazioni dei giocatori ad aver stilato una gerarchia all’interno del gruppo viola. Niente di definitivo, sia chiaro, ma è da questo che Palladino e i giocatori meno utilizzati dovranno ripartire in vista di settimane senza sosta. Così scrive il Corriere Fiorentino.

DIFFERENZA. Palladino è passato da un iniziale turnover massiccio a scelte ben definite. Un cambiamento iniziato nel secondo tempo di Fiorentina-Lazio, in cui la forbice tra inamovibili e alternative è parsa sempre più evidente. Se in Serie A la formazione viola è divenuta nel tempo un semplice esercizio di memoria, non si può dire lo stesso per la Conference: in Europa infatti si sono visti in campo i giocatori meno utilizzati, con sceneggiature simili tra loro, composte da primi 45-60 minuti di difficoltà e l’ingresso di alcuni titolari per provare a risolvere la questione. Nelle tre partite del girone unico di Conference Palladino ha schierato dall’inizio giocatori visti con meno continuità in campionato come Terracciano, Kayode, Moreno, Biraghi, Ikonè e Kouame, dovendo poi ricorrere ad accorgimenti e aggiustamenti nei secondi tempi, inserendo i titolari di campionato.

ITALIA ED EUROPA. Serie A e Conference, insomma, fin qui hanno vissuto su binari paralleli: nei primi 10 giocatori per minutaggio in campionato della Fiorentina compare un solo elemento (Kouame) presente anche nella classifica dei primi 10 per impiego nel girone di Conference; in aggiunta a ciò Dodò — il più presente in A in maglia viola — in Conference ha giocato solo 65 minuti, Ranieri appena 33, Kean non si spinge oltre i 32, fino ai 27 di Gosens. In campionato non compaiono come attori protagonisti calciatori visti frequentemente in Conference come Biraghi (25 minuti nelle ultime 7 di campionato), Quarta (5 panchine nelle ultime 7), Kayode (appena 19 minuti in Serie A), Ikonè (mai titolare in campionato) e Parisi (più minuti in Europa che in campionato). Dalla partita con il Como in poi la Fiorentina chiuderà il proprio 2024 con 10 partite in 35 giorni: servirà un salto di qualità da parte di chi ha giocato meno.

 

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